Il positivo bilancio di tutta la Festa dei Gigli 2012. La vittoria di tutti

A Brusciano ad ogni chiusura della Festa dei Gigli ognuno si dichiara “vincitore”. In verità non ci sono premi in palio, né gare da affrontare e nemmeno medaglie da assegnare. Un solo simbolo dovrebbe sovrastare: la “Ballata dei Gigli in onore di Sant’Antonio di Padova”.

Quest’anno, considerate le voci della vigilia, veramente si può dire che la vittoria è stata di tutti. L’alloro è per la grandiosa partecipazione popolare alla messa di apertura in Piazza XI Settembre ed alla Processione di Sant’Antonio di Padova; per la spettacolare sfilata dei carri allegorici; per la inebriante sonorità musicale delle fanfare e per la disciplinata ballata dei Gigli pur nella stancante maratona. Applausi dunque a tutte le associazioni e comitati dei Gigli, agli organizzatori civili e religiosi, ai promotori privati e pubblici, ai gestori imprenditoriali ed istituzionali, alle Forze dell’Ordine, Polizia e Carabinieri, al popolo bruscianese ed ai numerosi visitatori italiani e stranieri. La vittoria è dunque di tutti.

Seguendo la via della fredda citazione alfabetica dei partecipanti abbiamo incontrato i Gigli: Croce, Ortolano 1875, Gioventù 1985, Passo Veloce e Sant’Antonio.

Di questi, il “Giglio Ortolano 1875” nel rispetto della storia e delle sue antiche origini quest’anno ha offerto una speciale  partecipazione alla festa dei Gigli omaggiando il 35esimo anniversario della sua “Paranza Volontari”, rigorosamente tutta di “Bruscianesi doc” con lo slogan tradizionale proprio, “Orgoglio e Passione” e con lo slancio solidale “Per restituire al popolo quello che il popolo ha dato”.

L’obelisco costruito dalla nolana Bottega d’Arte Tudisco, svettava sulla postazione storica vestito di accattivanti “Trasparenze Gotiche” progettate dallo scenografo Pasquale Terracciano su ricorrenti citazioni architettoniche internazionali di ambito religioso, ed ospitante nell’atrio anche 8 lavori laboratoriali di alunni delle scuole di Brusciano. Il fascino, per grandi e piccini, dei carri allegorici con circa 400 comparse a rappresentare la storia di Pinocchio; la fanfara diretta da Franco Manco che dal primo pomeriggio ha portato fin nelle periferie la lieta ed energizzante musica della Festa dei Gigli con le bandiere biancorosse. Soddisfatto il capoparanza Luigi D’Amato, figlio d’arte dell’indimenticabile Fiore detto “Sciurillo”, un caposcuola con la bruscianese “Paranza Volontari” festeggiata per i suoi 35 anni, e governata ai quattro cantoni da: Mario Passaro, il veterano un “Papà” per tanti giovani cullatori, Franco Pirozzi, Antonio Cimitile, e Antonio Di Maiolo con la schiera di diretti collaboratori sul campo: Salvatore Travaglino,  Giuseppe De Falco, Domenico Castaldo, Antonio Ruggiero “Mullecone”, Pino Sessa e Sebastiano Coppola.

La lunga giornata giglistica del Giglio Ortolano, tra le due levate di sole del 26 e del 27 agosto 2012,  è iniziata con la cosiddetta “assettatura” dell’obelisco che ha dato il primo segnale di quella che sarebbe stata un’ottima performance ricordando antichi fasti con la canzone “Siviglia” del grande Felice Giannino. Dopo l’omaggio al compleanno della paranza via con baldanza verso l’imboccatura di via Foscolo. Qui un’alzata è stata dedicata ai “fratelli italo-americani”, Phil Bruno, Bob Maida e Peter Tiscioni, che accompagnati dal sociologo Antonio Castaldo erano in visita a Brusciano anche come intenditori di Gigli per l’appartenenza alla “Giglio Society di East Harlem a New York” che balla il Giglio di Sant’Antonio di Padova introdotto, circa 100 anni fa, dal bruscianese Rocco Vivolo.

Tornando ai confini festivi bruscianesi, il Giglio Ortolano ha poi prodotto 7 girate per poi affrontare il ripido tratto verso Via Bellini concluso con un “Verde Luna”.  In Piazza Gramsci si è mosso “a spalletta” verso Via Bovio per poi posizionarsi sul “punto obbligato della Cimminera”. Qui sono state effettuate 13 girate dedicate al popolo di Brusciano ed a Sant’Antonio di Padova. In serata quindi, nel  “Passaggio a Nord Est” di Via Esposito, Casaromano, è stata ripetuta la “cacciata” di 10 anni addietro dello stesso Giglio Ortolano, con l’attraversamento di quel budello con il rischioso procedere di spalle, sia della macchina da festa e sia dei cullatori. In nottata lungo la Via Nazionale delle Puglie il Giglio Ortolano ha prodotto una spettacolare serie di “esibizioni” con inusuali “stop and go” fino alla riconquista del punto di partenza, a fine percorso, “n’copp’o’ npuosto”  e la strabiliante “alzata a 36 culatori”.Ognuno a fine festa dice di aver vinto. E tutti i Gigli quest’anno hanno vinto. Per l’opinione pubblica “ i diavoletti” dell’Ortolano sono stati “un  po’ più vincenti degli altri”.

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