Nel corso di Marte Sport Live, è intervenuto in centrocampista azzurro Marco Donadel, recuperato a pieno dopo l’infortunio lo ha tenuto fuori per un anno: “Ciao a tutti, buongiorno a tutti… con molto ritardo”, ha detto Donadel ai microfoni della radio ufficiale del calcio Napoli.
ANNO NO – “Salterei il discorso a piè pari, è stato un anno da dimenticare in cui, però, si cerca di prendere le cose positive e di reagire… ho rischiato grosso anche a livello di carriera e ce l’ho fatta, infatti adesso posso giocare ed è una gioia immensa. Può capitare nella vita di un calciatore di avere degli infortuni, ma io per 10 anni non ho avuto nulla e mi è capitato tutto in una volta sola”.
L’ANTI-JUVE – “E’ normale che in ogni campionato si individuino le squadre più in forma e si cerca l’anti-qualcuno ed ora di certo la Juve è la squadra da battere, ma magari a gennaio si cercherà l’anti-Roma, ad esempio. Noi siamo in forma, non ci facciamo domande, abbiamo entusiasmo e sappiamo che dobbiamo vincerle tutte, pensando però partita per partita. Alla Juve abbiamo comunque già dato molto filo da torcere”.
TIFOSI – “Un tifoso è un tifoso e non deve avere sangue freddo! Per noi calciatori è bello avere tifosi passionali… i tifosi sono tifosi e, se non sognassero e ci facessero sentire il loro calore, non sarebbero dei veri tifosi. I nostri ci aiutano a trovare stimoli e motivazioni”.
“ANCHE VICE CAVANI SE SERVE” – “Sono entrato due volte al posto di Hamsik in gare che stavamo vincendo; a Palermo ho giocato esterno sinistro perchè serviva che facessi quello, ma se dovessi e se il mister lo chiedesse, giocherei anche al posto di Cavani, ma è normale che sono un mediano con caratteristiche diverse da Hamsik”.
HAMSIK – “E’ un giocatore al livello mondiale che potrebbe essere titolare in qualsiasi squadra al mondo; ce l’abbiamo noi e lo vedo allenarsi con umiltà e sempre secondo le direttive del mister. E’ incredibile, è un giocatore ed una persona fantastica”.
UN PO’ DI STORIA – “Sono consapevole che ho avuto tanta fortuna all’inizio della mia carriera, facendo le giovanili al Milan con Tassotti e Ballardini, quindi con grandissimi maestri sia in campo che fuori. Poi mi sono staccato dal Milan, imponendomi per essere ceduto per trovare spazio e sono arrivato alla Fiorentina dove sono cresciuto tanto, ma ora sono qui ed il meglio di me lo devo ancora dare”.
MAZZARRI – “Lo ringrazio, mi è sempre stato vicino e non mi ha mai fatto mancare la sua fiducia. Spero di poterlo ripagare quando deciderà di impiegarmi; siamo in 4 a centrocampo, ognuno diverso dall’altro e siamo impiegabili anche in modo misto”.
PIRLO – “Lavoriamo per essere una squadra solida il cui primo pensiero è quello di non prenderle; dobbiamo essere bravi a difendere in 11 e cinici ad attaccare e questo è il motivo per cui in mezzo al campo non abbiamo il Pirlo, ma di Pirlo ne abbiamo avanti e sulle fasce; ma comunque il nostro centrocampo è formato da giocatori, tutti svizzeri di grande valore”.
DONADEL GOLEADOR – “Gioco basso, a volte avanti alla difesa. Non sono un fulmine di guerra in area di rigore, ma sono pronto a sacrificarmi ed a migliorarmi”.
EUROPA LEAGUE – “Proprio in Europa League ho un sassolino da togliermi dalle scarpe, perchè in passato sono arrivato vicino a vincerla. E’ una competizione importante come lo è la Coppa Italia, anche se all’inizio si da’ sempre la sensazione di snobbarla. Vogliamo provare a vincere l’ex Coppa UEFA. In gara secca possiamo giocarcela con chiunque”.
I MESSAGGI DAI TIFOSI – Da studio, alcuni tifosi salutano Donadel con messaggi di incoraggiamento ed affetto: “Sono in forma, sto bene. In Serie A ci si allena duramente e sento la mancanza nel campo. Probabilmente sabato giocherò con la Primavera per mettere i minuti nelle gambe. Ripeto, sto bene, ma intendo dimostrarlo coi fatti. Colgo quindi l’occasione per ringraziare questi tifosi che mi hanno scritto, nonchè i tifosi che mi scrivono su Twitter”.
TWITTER – “Ero un anti-social, poi qui mi ha convinto Behrami a provare e devo dire che mi è piaciuto. Non scrivo solo sul calcio, anche se noi calciatori abbiamo un po’ meno libertà, essendo personaggi pubblici. Ad esempio? Seguo Jovanotti, una ragazza che credo faccia la psicologa che scrive sul calcio. Insomma, mi ricredo: il social è bello, è divertente”.
GIOVANI– “Sono quelli che devono dimostrare qualcosa, ma prendiamo non giovani come Totti o Del Piero che alla loro età vogliono ancora dimostrare qualcosa. E’ una questione più che altro filosofica. Noi abbiamo Insigne”.
INSIGNE – “In allenamento fa delle cose eccezionali, ha una voglia ed una grinta incredibili che ci tornerà utile, specialmente in coppia con Cavani: entrambi giocano a tutto campo. Come vive le aspettative? E’ carico, mi sembra maturo. Capisce che avanti ha giocatori che in A non ci sono come Hamsik, Pandev e Cavani. Capisce che può avere spazio, essere all’altezza di tutti anche se gerarchicamente viene dopo. Il Napoli ha un attacco che in A, ripeto, non esiste. Convocazioni? Penso che Prandelli sia la persona giusta nel momento storico giusto nel calcio italiano che in due anni ha portato una mentalità nuova ed ha fatto cose ottime. L’Italia tra due anni vuole vincere in Brasile e penso che Insigne potrebbe essere lì”.
SCUDETTO – “Non si vincono le partite facendo i proclami. A me piacciono i fatti, non le parole; se promettiamo la partita della vita e poi in campo facciamo schifo, le parole perdono senso. Per ora pensiamo solo a lavorare e, al massimo, siamo curiosi di vedere dove siamo arrivati al giro di boa. Prometto ai tifosi che in campo daremo sempre il massimo”.
BRONZO IN UNDER 21 IN MEMORIA DI BALDONI – “Fu una partita emozionante che riuscimmo a vincere e vincemmo la medaglia di bronzo, ma ovviamente la vittoria in se’ non fu la cosa più importante di quella giornata”.
CASTELVOLTURNO SENZA 12 NAZIONALI – “Quando hai tanti giocatori in nazionale hai esperienza a livello europeo e mondiale che ci servirà, ma è ovvio che non è bello restare ed allenarsi in pochi, perchè si corre molto e si gioca poco, ma vabbè, ovviamente lo facciamo”.
RAPPORTO CON LA CITTA’ – “Ho fatto delle amicizie con persone sempre col sorriso e conosco sempre nuova gente che mi chiede autografi per strada. Però sono state dette cose non vere di me, e di questo sono dispiaciuto (problemi di ambientamento, ndr). Non posso dire che sono innamorato della città o meglio, come ho detto prima, più che dirle le cose, mi piace dimostrarle”.
CIBO – “Capita spesso che mi portano delle mozzarelle che adoro, ma faccio un proclamo: basta con le mozzarelle o farò fiasco alla prova peso! Si fa fatica a non mangiarle”, ha concluso scherzosamente Donadel.
Cosimo Silva