“Esprimo un fermo dissenso – dice il sindaco, Carmine Esposito – e stigmatizzo il comportamento dei Consiglieri Regionali che hanno fatto mancare il numero legale sulla discussione del Piano Paesaggistico. E’ inaccettabile, soprattutto per l’importanza che lo strumento potrà avere per la messa in sicurezza e lo sviluppo di tutti i territori stretti nella morsa della legge 21/2003, altrimenti condannati a morire. Dopo due anni di battaglia sulla zona rossa abbiamo la possibilità di raggiungere il traguardo di veder modificata quella legge attraverso l’approvazione del piano paesaggistico regionale, ma devo ancora una volta amaramente e fortemente indignarmi perché i consiglieri regionali hanno mancato al loro preciso dovere di discuterlo in consiglio e, in tal modo, non fanno altro che allungarne i tempi di approvazione. Stanno dimostrando nei fatti di non capire o di non voler capire le ragioni dei nostri territori, dei sindaci che sono con me in questa lotta e le mie più che argomentate motivazioni tendenti a mettere in sicurezza il paese dal rischio Vesuvio e farlo uscire dalla condizione di enorme svantaggio derivante dalla mancata applicazione, ormai storica, di tutti i benefici previsti dalla stessa legge 21. C’è bisogno di un segnale forte da parte regionale verso i comuni vesuviani e la politica non può più essere cieca e disertare il consiglio regionale perché non si ha il coraggio e la responsabilità politica di risolvere il problema dei paesi della “zona rossa”, che pretendono invece una soluzione certa e inequivocabile”.