Mense scolastiche, Bobbio: “Sì a cibi cotti nelle scuole stabiesi, rivedremo delibera”

“Tutto ciò che riguarda i bambini stabiesi è e sarà sempre al centro dei miei pensieri e oggetto della mia massima attenzione. Essi sono il nostro futuro e tocca a noi tutti occuparci del loro presente. Su un tema delicato, come quello della refezione scolastica, le scelte dell’Amministrazione devono essere sempre ben ponderate e non possono non tenere conto delle istanze e delle osservazioni che giungono dalla società e, in particolare, dai genitori e dal mondo della scuola. Tocca poi alla sensibilità della politica anche tradurle in sollecitazioni da trasmettere all’Amministrazione. Un’Amministrazione, nel caso di quella di Castellammare di Stabia, che – nella mia persona – trova comunque un attento ascoltatore delle istanze della collettività”.

Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.

“Dopo ponderata riflessione, ho pertanto deciso, in particolare dopo le numerose segnalazioni pervenutemi da genitori e docenti, nonché dopo una accorata e ponderata nota del gruppo consiliare del Pdl, di portare nella prossima giunta una nuova delibera modificativa di quella datata 26 luglio 2012 nr 132, rivedendo, con conseguente soppressione, l’originaria opzione riguardante la previsione, fra i requisiti del capitolato di gara ad evidenza pubblica relativa al servizio di refezione scolastica, della preparazione dei pasti in un centro di cottura esterno – ha aggiunto Bobbio -.

La nuova delibera, pertanto, a parziale modifica della precedente, prevederà, tra le prescrizioni del capitolato di gara, la preparazione dei pasti presso le cucine situate all’interno delle strutture scolastiche stabiesi. Ritengo sia opportuno chiarire che l’originaria indicazione, riguardante il centro di cottura esterno, nasceva da una necessità legata alla disponibilità di personale comunale e con il preciso intento di concentrare le importanti risorse economiche, appostate in bilancio a tal fine, esclusivamente sull’acquisto degli alimenti per consentire la massima qualità possibile degli stessi nell’interesse dei piccoli alunni. In particolare, la necessità era legata al fatto che, nel bando ormai scaduto, si prevedeva che le operazioni di cottura fossero eseguite da personale dipendente del Comune, avente la necessaria qualifica, con sottrazione dei relativi costi al costo complessivo del servizio ricadente sulla ditta appaltatrice che poteva così concentrare l’importo a base di gara sull’acquisto delle vettovaglie. Dovendo predisporre nuovi atti di gara, l’Amministrazione, nel rendersi conto che il personale suddetto è ormai andato in quiescenza nella quasi totalità, ha ritenuto di evitare che i costi per il personale di cucina che, nella nuova gara, avrebbe dovuto essere fornito a cura e spese della ditta aggiudicataria, potessero andare a maggior riduzione delle somme da destinarsi all’acquisto degli alimenti. Dopo gli appelli e le segnalazioni suddette, avendo ritenute assai congrue le osservazioni in questione, e poiché avevo già disposto di pressoché raddoppiare lo stanziamento destinato alla gara per il servizio delle mense scolastiche, ritenendo, quindi, che vi fossero comunque le condizioni per continuare a garantire il servizio di cottura presso le cucine scolastiche, aumentando comunque il livello di qualità del cibo per i bambini, mi sono determinato a rivedere la precedente opzione, sempre muovendomi nell’esclusivo interesse dei nostri piccoli concittadini e delle loro famiglie. Ho quindi, per l’appunto, deciso di rivedere radicalmente l’originaria opzione, animata comunque da intenti virtuosi, confermando anche nel nuovo bando che la preparazione dei pasti continuerà ad essere effettuata nelle, peraltro ottime, strutture di cucina allocate nei singoli istituti”.

“Ringrazio l’assessore Strianese per il suo rilevante contributo nell’elaborazione dei percorsi e delle scelte. Sono convinto infine che tutti abbiano capito quale sia la mia impostazione culturale: quando proteste e appelli sono strumentali o incondivisibili, da me non hanno mai ricevuto né mai riceveranno ascolto. Ma quando gli appelli sono trasparenti, virtuosi, fondati e altamente condivisibili, come in questo caso, in me – ha concluso Bobbio – troveranno sempre un ascoltatore attento e pronto a recepirli”.

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