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“Siamo alla farsa o, forse, alla strategia della tensione dei poveri. Spero vivamente che il verde ecologista di lotta e di governo Francesco Emilio Borrelli non stia incorrendo in un doppio equivoco. Mi permetto ricordargli che commissario regionale del suo partito non equivale a commissario di pubblica sicurezza, per il quale occorre un concorso molto serio, e che il fatto che egli abbia in comune un nome proprio su due e un cognome con il già procuratore della Repubblica di Milano non lo accomuna nel ruolo”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, replicando alle dichiarazioni dell’esponente verde sulla vandalizzazione della stazione ferroviaria.
“Come si faceva negli anni Settanta, anni tristissimi e bui di terrorismo e di Servizi deviati, nei quali fortunatamente per lui F. E. Borrelli non era ancora nato, la prima domanda da porsi in casi del genere è: cui prodest? Legioni di dietrologisti politici e non si sono dilettati su questo interrogativo «latinorum» e voglio farlo anch’io: cui prodest che proprio stanotte qualche deficiente, autonomo o prezzolato, abbia rovesciato due fioriere e rotto un vetro? Risposta: certamente non a chi si sta battendo per mantenere la chiusura della stazione nell’interesse della cittadinanza di Castellammare. Prodest, certamente, a chi sta latrando, da giorni, contro la chiusura ed elevando guaiti di soddisfazione per l’inopinata marcia indietro del compagno Vetrella temendo, tuttavia, l’immediata reazione del governo regionale e del vero centrodestra, sempre nell’interesse esclusivo degli stabiesi. Allora cosa di meglio di un paio di cialtroni che vanno a rompere qualcosina per potere agitare i soliti fantasmi così cari a questi comunisti ed ecologisti che non hanno mai neanche alzato un occhio come gesto concreto contro la criminalità organizzata, ma sono abituati solo a fare marce e marcette contro di essa? E inoltre, a pensarci bene, – ha continuato il primo cittadino – non è che F. E. Borrelli &co. si sono stancati di marciare e perciò sono preoccupatissimi per la soppressione del treno?”
“Ps: spero di riuscire a recuperare fra le carte che la precedente Amministrazione ha lasciato prima di scappare via dal Comune, il protocollo d’intesa che fra il 2008 e il 2009 fu stipulato dalla rutilante amministrazione Vozza, con tutto il suo contorno e corredino di ecologisti, comunisti, Scala e Borrelli, con la Regione Campania dell’altrettanto rutilante Antonio Bassolino, nel quale si conveniva (come al solito a chiacchiere) di chiudere la tratta ferroviaria Castellammare – Torre Annunziata arretrando la stazione a Torre Annunziata. E allora, suvvia, sforzatevi di essere seri per una volta e cercate di mettervi d’accordo con la vostra stessa testolina: ’sti treni li volete o non li volete? Ci spiegate una volta per tutte come funziona? No Tav e Sì T. Ann.? Per favore, abbiamo cose serie di cui occuparci, smettetela di dare fastidio”.
“Pps: per favore, mi raccomando, voi e il compagno Vetrella, comunque, se domenica mattina pensate di occupare la sede stradale premuratevi di chiedere regolare autorizzazione e soprattutto non lasciate cartacce e bottigliette per terra, nel rammentarvi, infine, che l’affissione di striscioni è vietata (non vi dico poi delle scritte sui muri…). Comunque, grazie per lo sforzo e l’impegno che state mettendo nel regalare quotidianamente a me a i cittadini di Castellammare cinque minuti di ilarità. Però, ora basta: perché non vorrei che dallo scherzo si passasse alle cose serie che finirebbero col danneggiare gravemente i reali interessi dei nostri concittadini”, ha concluso Bobbio.
La reazione del Pd: “In merito agli atti di vandalismo perpetrati ai danni della stazione ferroviaria FS di Castellammare di Stabia all’indomani dell’annuncio della riattivazione della stessa e della tratta Castellammare – Torre Annunziata C.le, il PD stabiese, ritenendo che tali manifestazioni siano azioni intimidatorie, invita le forze dell’ordine a far luce al più presto sui responsabili e ribadisce l’opportunità della riattivazione della tratta, indispensabile a migliaia di cittadini del territorio che lavorano e studiano lontano da casa, che è sostituibile, in prospettiva, da un servizio tecnologicamente più avanzato ma di certo non alienabile. Il Pd è per la trasformazione della tratta in una Tramvia. Ma fino alla certezza della fattibilità e cantierabilità dell’opera occorre mantenere in vita la tratta, monitorandola e riducendo gli sprechi. Abbiamo chiesto un consiglio comunale sul tema e già sollecitato il Presidente del consiglio Cimmino a calendarizzarlo quanto prima. Auspichiamo, quale forza responsabile e riformista, un confronto serio in Consiglio, nonostante le quotidiane offese ed espressioni ingiuriose del sindaco Bobbio.
Gli atti di vandalismo, sommati alle deprecabili dichiarazioni del sindaco di Castellammare di Stabia, non ultime quelle che fanno intendere che tali azioni vadano a beneficio della riapertura, confermano che la chiusura della tratta va a beneficio di una parte della Città che ha interessi personali, non condivisibili perché impropri per la qualità della vita dei cittadini.
Ringraziando l’assessore Sergio Vetrella -che ha vanificato le azioni tese verso tali interessi privati- il Presidente della IV Commissione Regionale e i consiglieri del Partito Democratico, Mario Casillo e Tonino Amato, che si sono fatti portavoce del Comitato dei pendolari presso il Consiglio Regionale della Campania, il PD stabiese invita gli imprenditori che avevano sostenuto il sindaco a prendere le distanze dall’atteggiamento intimidatorio che nelle ultime ore aleggia intorno all’intera vicenda.
Dati tali sviluppi, la cittadinanza è invitata a partecipare in massa all’incontro organizzato in merito alle sorti della tratta e della stazione di piazza Matteotti dal Comitato dei Pendolari per domani 11 ottobre alle ore 18,30 allo Spazio per Tutti presso la Parrocchia del Carmine”.