Seconda sconfitta consecutiva per il Napoli in Europa League, questa volta per mano del Dnipro per 3-1. Gli uomini di Mazzarri vanno sotto dopo soli 70′ secondi per mano di Fedetskiye subiscono il raddoppio di Matheus al 42′. Nella ripresa arriva il tris ucraino con Giuliano al 63′, poi Cavani accorcia su rigore al 75′. Il Napoli del secondo tempo con Cavani- Pandev e Inler è altra musica, rispetto al primo con gli evanescenti Vargas – Dossena e Donadel, quest’ultimo rimasto in campo fino alla fine senza grossi risultati, mentre i primi due sono stati subito sostituiti da Mazzarri all’inizio del secondo tempo. La qualificazione non è compromessa, il pareggio del PSV, mantiene ancora in gioco gli azzurri, ma la strategia del Turn-over così massiccio quando non si hanno giocatori pronti all’occorrenza a sostituire i titolarissimi è da rivedere.
LA PARTITA:
A sbloccare la gara dopo soli settanta secondi di gioco è Fedetskiy, che sfrutta una totale letargia della difesa azzurra e batte un incolpevole Rosati da zero metri. Gli azzurri accusano il colpo e non riescono quasi mai a rendersi pericolosi, rischiando anzi in un paio di occasioni di subire il raddoppio ucraino. Al 38′ il Napoli troverebbe anche il goal del pareggio con Insigne, sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma l’arbitro Gocek annulla per un fuorigioco molto dubbio di Fernandez. Solo quattro minuti dopo sono allora gli ucraini a trovare il meritato raddoppio con Matheus, che in mischia anticipa fortunosamente il portiere ospite. Nella ripresa Mazzarri getta nella mischia Cavani, che si rende subito pericoloso centrando un palo al 57′. Sei minuti dopo però arriva il tris della Dnipro, che chiude il match con Giuliano, abile a bucare la rete azzurra in tuffo di testa. Al 73′ è ancora Cavani che prova a riaprire la gara, procurandosi e trasformando con freddezza un calcio di rigore. A fine partite le statistiche diranno che la squadra di Mazzarri ha tirato più volte in porta degli ucraini ed hanno avuto più calci d’angolo battuti, ciò denota che i goal subiti sono solo frutto di errori individuali in fase difensiva di non possesso e la mancanza di un punto di riferimento in attacco fino all’ingersso dell’inesauribile Cavani.
Cosimo Silva