Tentata estorsione in concorso aggravata dal “metodo mafioso”: arresto bis per due esattori del clan D’Alessandro di Castellammare.
Si tratta di Dario Abruzzese, classe ’84, e Giuseppe Di Somma del ’77, entrambi già detenuti.
All’alba di questa mattina i carabinieri della compagnia di Castellammare, agli ordini del capitano Gennaro Cassese e del tenente Carlo Santarpia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
I due avrebbero tentato di estorcere denaro ai rappresentanti di un’impresa operante nel settore della raccolta differenziata in alcuni Comuni della penisola sorrentina.
Il provvedimento è consequenziale al decreto di fermo eseguito lo scorso 4 ottobre nei confronti del solo Di Somma (in quel momento libero e, pertanto, unico destinatario del fermo disposto dal pm) il quale, però, come emerso chiaramente dalle indagini, avrebbe operato insieme ad Abruzzese cercando di imporre all’azienda vittima del sopruso, oltre al pagamento di una somma di denaro, anche l’assunzione di soggetti a loro vicini.
Anche Abruzzese era già stato arrestato dai carabinieri il 29 agosto scorso assieme a Vincenzo Spista per un tentativo di estorsione in danno ad un’impresa edile impegnata nei lavori di ristrutturazione di una villa privata a Castellammare.