È stato un consiglio comunale infuocato quello tenuto mercoledì sera a Volla. Convocato d’ urgenza, in sole 24 ore, presentava come ordine del giorno la variazione delle tariffe comunali.
A contestare il metodo e il merito dell’assise è Pasquale Petrone (UdC), ex presidente del consiglio comunale. In primo luogo, a suo parere, mancherebbero le condizioni dell’urgenza. Questa, infatti, si basava sulla mancanza della relazione dei revisori dei conti. Ma detta relazione, sostiene Petrone, riguarda il bilancio, mentre il consiglio comunale riguardava le tariffe dei tributi comunali. E l’urgenza della convocazione ha avuto ripercussioni notevoli sul diritto dell’ opposizione di essere informata. L’ex presidente del consiglio comunale sottolinea come il brevissimo lasso di tempo a disposizione abbia impedito alla minoranza una conoscenza approfondita su una questione di tale rilievo.
«Essendo informato, inoltre, avrei potuto votare anche in maniera diversa» afferma Petrone. D’altronde la carenza di informazione non sarebbe dovuta solo all’immediatezza della convocazione. L’esponente dell’UdC riferisce, infatti, che i dati sulle variazioni tariffarie, inviati tramite e-mail dall’amministrazione, sarebbero stati difformi da quelli presentati in consiglio comunale. «Molti passi indietro, quindi, sono stati fatti rispetto alla decantata trasparenza per cui abbiamo anche un assessore (Agostino Navarro, ndr)» commenta Petrone. «Nonostante le carenti notizie a disposizione prosegue – abbiamo fatto delle proposte per rendere più eque le variazioni di imposta. Con questo abbiamo dimostrato di essere un’ opposizione responsabile. Questo non vuol dire recepire supinamente le iniziative dell’ esecutivo, ma agire per migliorare quelle stesse proposte. In questo caso non abbiamo eretto delle barricate sostenendo che un aumento delle tariffe presupponeva un piano di risanamento comunale, anche attraverso la lotta all’ evasione. Abbiamo compreso l’ esigenza di aumentare le imposte. Le nostre proposte andavano incontro all’ amministrazione ma imprimevano alla manovra una maggiore equità. Purtroppo i soli a fare opposizione siamo stati il sottoscritto, Andrea Viscovo e Luciano Manfellotti; mentre Salvatore Ricci e Gennaro De Simone erano assenti e Giuseppe Annone non è intervenuto».
Eppure lo stesso Petrone, pur poco informato, aveva evidenziato diverse opzioni sulle tariffe, opzioni che non avrebbero mutato il saldo finale. Ad esempio sull’IMU l’esponente UdC aveva prospettato di mantenere al minimo l’imposta sulla prima casa e aumentarla nella stessa misura per la seconda, o di non incrementare l’IRPEF e far pagare chi usufruisce di servizi senza alcun esborso, come per la mensa o il trasporto scolastico su cui il comune è in perdita. Sulla TARSU l’ex presidente del consiglio comunale teme che la confusione generata dalle nuove tariffe crei ulteriori problemi ai commercianti, già vessati dalla crisi. Per questo aveva chiesto un rinvio del punto all’ordine del giorno per una discussione approfondita e con un’opposizione informata. Rinvio puntualmente respinto. «La maggioranza conclude Petrone – non ha colto la novità propositiva della nostra opposizione e ha mancato l’occasione di un proficuo confronto con la stessa, limitandosi ad aderire alla linea dell’amministrazione».
Claudia Malafronte