Pomeriggio Cinque: staffetta di solidarietà per la famiglia Coppola

Tante offerte di aiuto per la famiglia Coppola di Pompei. E’ questo ciò che è accaduto nella puntata del 9 novembre 2012 di Pomeriggio Cinque, il noto programma Mediaset condotto da Barbara D’Urso. Una vera e propria valanga di mail, lette in studio dalla presentatrice, tutte per dare sostegno alla famiglia che non ha più una fissa dimora. Quella in questione è una lunga e delicata storia che parte dal lontano 2001. In quell’anno, infatti, il sig. Luigi Coppola, commerciante d’auto, denunciò le estorsioni che aveva subito, facendo scattare una serie di denunce che portarono ad una trentina di arresti. Grazie alle sue testimonianze furono deposti i boss di pericolosi clan dell’area vesuviana, soprattutto dei comuni di Boscoreale, Pompei e Castellammare di Stabia. La famiglia, che coraggiosamente si era esposta, nel 2002 fu inserita nel piano di protezione dei testimoni. Per ovvi motivi di sicurezza, fu scelta una località segreta, lontana dalla terra d’origine. Nel 2007 il sig. Luigi ritornò in Campania con la sua famiglia. Da quel momento, l’inizio di un calvario. Gli affari cominciarono ad andare male, la sua concessionaria d’auto perdeva acquirenti. Come se non bastasse, veniva fatta a Pompei una petizione al sindaco con la quale si chiedeva l’allontanamento della famiglia dalla città mariana. Poi nel 2010 arrivò dal Viminale una notifica con la quale si decideva la revoca della scorta e del servizio di vigilanza sotto l’abitazione diurno e notturno. Da allora, la famiglia Coppola vive una serie di difficoltà. La loro storia è approdata nello studio di Barbara D’Urso nella puntata andata in onda l’8novembre 2012. Il racconto della vicenda ha innescato una vera e propria staffetta della solidarietà. Nella puntata di ieri, infatti, a Pomeriggio Cinque sono arrivate tantissime mail, da tutta Italia, di persone che vogliono offrire ospitalità ed aiuti economici alla famiglia Coppola. In un momento storico di profonda crisi economica, rincuora sapere che ci sono persone dal cuore generoso, capaci di gesti di solidarietà, piccoli o grandi che siano.

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