“Rispediamo al mittente le accuse demagogiche (che scadono oltremodo nel grottesco) provenienti da un’Amministrazione che ha ridotto il Comune sull’orlo del dissesto e che non sa nemmeno calcolare correttamente le tariffe Tarsu. Da persone che non sanno fare due + due giungono ancora una volta accuse populiste e consapevolmente menzognere, senza un minimo di decenza.
Sull’Imu c’era una scadenza tassativa prevista dalla legge al 31 ottobre. Cosa c’entra il centrosinistra sulla mancata approvazione? Chi o cosa ha impedito al Sindaco di approvare i provvedimenti in materia di bilancio nei tempi previsti dalle norme dello Stato? Gli Stabiesi, che per colpa di Bobbio pagheranno le aliquote base, più alte per la prima casa, sappiano che la responsabilità è del Sindaco e della sua maggioranza”.
Lo hanno detto il consigliere del Pd Salvatore Russo e la capogruppo di Sel Maria Rita Ciliberto in risposta ai manifesti dell’Amministrazione Bobbio apparsi in città, che accusano il centrosinistra della mancata approvazione delle tariffe Imu.
Le prescrizioni della Corte dei conti – “Sui conti – proseguono i due consiglieri – non accettiamo lezioni da Bobbio, da colui che si è posto come il verbo e che oggi è attenzionato da prescrizioni della Corte dei conti che gli avevamo ampiamente preannunciato qualora avesse, come ha fatto, proseguito nella gestione dissennata dei conti del Comune. In Commissione Bilancio ci siamo posti in maniera costruttiva, portando idee e contributi o manifestando, quando era il caso, dubbi e perplessità che emergevano dai pasticci che arrivavano con gli atti o con le audizioni del management delle partecipate. Bobbio dimostra di non avere misura, mente sapendo di mentire. Per una volta si assuma le sue responsabilità dimostrando la maturità politico-istituzionale degna di un vero capo di una comunità! La verità è che come uomo solo al comando ha fallito su tutta la linea: non è stato capace di approvare nessun provvedimento, per la città in generale e in materia di bilancio, quest’anno, in particolare. Questa è incapacità politica e gestionale. E non può esserci giudizio positivo su un governo cittadino siffatto”.
I veri numeri di Bobbio – “Fin dal suo insediamento – analizzano Russo e Ciliberto – questa Amministrazione non ha fatto altro che aumentare tutto l’aumentabile per i cittadini, dall’addizionale Irpef alla Tarsu (+66% in due anni!) istituendo finanche la maggiorazione sull’energia elettrica. Ovviamente si è anche aumentata i propri compensi con apposita delibera. E apprendiamo di nuove tasse approvate di recente su certificati, autorizzazioni, permessi, traslochi, occupazioni di suolo pubblico temporanee, ricerche di archivio. Su questi aspetti promettiamo battaglia. Passi l’aggiornamento delle tariffe sui diritti di segreteria ma in un momento di crisi profonda non ci sembra opportuno tassare determinate attività. Bobbio tra i suoi vari nomignoli si è guadagnato anche quello di Mr Tasso tutto (tanto pagano i cittadini).
Nel 2011, nonostante i nostri avvertimenti, è confermato che gli stabiesi hanno dovuto pagare di più per la spazzatura per calcoli sbagliati, caricandosi di costi non dovuti per l’emergenza rifiuti e dovendo subire la sanzione provinciale per la bassa percentuale di differenziata. La tariffa, come segnalato anche dai revisori, è stata coperta per il 104% e visto che non si può lucrare sui cittadini va restituita la quota del 4% (circa 480mila euro) presa in più per il calcolo errato. Ad oggi nulla è stato fatto in tal senso. Questo dimostra grande improvvisazione nella gestione dei conti e nel processo di programmazione e pianificazione dell’ente comunale.
Vogliamo sempre ricordare che il bilancio di quest’anno ha una gestazione davvero grottesca visto che si è partiti, a giugno, con la proposta di sforamento del patto di stabilità che, se malauguratamente approvata, avrebbe certificato la morte del Comune di Castellammare. Bocciata questa soluzione si è scelto di sovrastimare le entrate per far quadrare i conti e spendere di più. Non c’è chiarezza né serietà, ma solo un’improvvisazione imbarazzante che testimonia totale incapacità con ben due ritiri dei provvedimenti. L’attendibilità delle poste in bilancio non è stata mai certificata. Ci aspettiamo, alla terza versione del bilancio (!), di avere queste attestazioni visto che siamo a novembre e sappiamo ormai quanto il Comune ha incassato e speso nel 2012. Il bilancio preventivo, quest’anno, nei fatti è un consuntivo”.
Fallimenti e responsabilità – “Con quale coraggio – insistono Russo e Ciliberto – dopo due anni e mezzo in cui si è affermato che <<si risanavano i conti, che i referti dei precedenti revisori erano carta straccia e politicizzati, che i vari bilanci portati in consiglio comunale erano perfetti ed equilibrati, che le partecipate avevano bilanci trasparenti, che alla Corte dei conti ci andava cantando>> Bobbio accusa il centrosinistra di colpe che non ha sulla mancata approvazione delle tariffe Imu. Costui ha portato le Terme al fallimento e ha gestito Multiservizi in maniera pessima con finanza creativa e artifici di bilancio attenzionati dalla Corte. Si penalizzano come sempre i cittadini e i lavoratori con la città in ginocchio.
Prima di fare comunicati e manifesti crediamo che il Sindaco debba ricordare o rileggere le sue dichiarazioni in Consiglio comunale. Vedrà che lo rendono ridicolo agli occhi della cittadinanza. Ecco uno stralcio:
<<Non mi allineo ad un precedente stile di governo che dissipava in mille rivoli clientelari risorse per avere consenso (due milioni di euro di consulenze non bastano in due anni e mezzo!? – ndr)[…] Amministrare bene si può senza sprechi e senza inefficienze e poi tagliando tutto ciò che la precedente Amministrazione ha profuso in clientelismo ne resta d’avanzo per avere un bilancio in perfetto equilibrio>>.
Crediamo – concludono i rappresentanti di Pd e Sel in Commissione Bilancio – che alla Corte dei conti Bobbio e i suoi non ci andranno cantando, ma piangendo per i disastri fatti e che purtroppo inutilmente, avevamo preannunciato con precisione, serietà e rigore. Con il Comune in dissesto saranno i cittadini a pagarne le conseguenze con tutti i servizi a pagamento e le tariffe al massimo. Crediamo che il Sindaco si avvii a dieci anni di incandidabilità per la gestione dissennata dei conti”.