Tacchino avariato a mensa: rivolta delle mamme a Quarto e Melito

Il tacchino dall’odore nauseabondo, fornito lunedì scorso alle materne di Quarto, è finito anche sui banchetti delle materne di Melito. A Quarto, circa trenta bambini, sono rimasti intossicati dopo aver ingerito il tacchino avariato, ricoverati successivamente in ospedale per controlli, fortunatamente senza conseguenze gravi. I bambini, appena ritornati a casa, hanno manifestato vomito e diarrea. Un bambino soltanto, aveva sentito lo sgradevole odore  e non ha consumato il pranzo. In un primo momento, qualche mamma non avrebbe dato peso ai malori manifestati, pensando ad un’influenza stagionale. Notizie ufficiali per ipotetica epidemia post-pranzo non ce ne sono, i didattici di Melito escludono collegamenti con l’intossicazione avvenuta a Quarto.
 
Intanto, l’Asl 2 Napoli Nord di Pozzuoli, in via cautelativa ha sospeso la refezione del plesso “Lavinaio”, scenario dell’accaduto, e degli altri due plessi gestiti dal servizio mensa incriminato, in attesa di indagini per accertare le eventuali responsabilità, annullando l’orario prolungato nella scuola dell’infanzia.
 
I casi d’intossicazione di Melito, sono stati confermati da un cospicuo numero di mamme, la mamma del bambino scampato all’intossicazione avrebbe dichiarato – Mio figlio avendo avvertito “la puzza” del tacchino non ha voluto mangiarlo- continuando la mamma- se non cambia la ditta appaltatrice della mensa, mio figlio non mangerà più a scuola. I genitori chiedono di intensificare i controlli sui pasti forniti, parlando di minori, il caso ha suscitato non poche polemiche. Sul territorio, in tre plessi il servizio mensa è affidato alla stessa ditta napoletana, dei Camaldoli,  già denunciata per gli episodi di Quarto.
 
Il Comune di Melito, ha inviato un’informativa all’assessore competente, che a sua volta, ha chiesto un incontro con i vertici della ditta appaltatrice, per valutare opportuni cambiamenti riguardo i pasti forniti ai bambini ed eventuali soluzioni per evitare il ripresentarsi  di incresciosi fatti come quelli accaduti, già per ben due volte.
 
Luciano Annunziata
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