Festa Savoia: finisce 3-1 con il Ragusa

Si festeggia al Giraud, il Savoia finalmente gioca in casa davanti al proprio pubblico dopo vari mesi di squalifica per l’incidente di Pomigliano, oltre 2.500 spettatori, infatti hanno accompagnato con il loro tifo i bianchi torresi. Non era il pubblico delle grandi occasioni, ma per queste categorie ed ormai lontani dalle posizioni di vertice, è già tanto… e passiamo alla gara, il Savoia dopo una fase di studio, ottiene una punizione dal limite, che Guarro trasforma magistralmente, siamo appena all’undicesimo e la gara sembra prendere una buona piega per i bianchi. La reazione degli azzurri ragusani non crea eccessivi pericoli alla retroguardia torrese, che con ordine annulla i vari tentativi dell’onnipresente Bonarrigo e c. in effetti è proprio questa la chiave di volta della gara, che vede gli azzurri dipendere totalmente dal pur bravo capitano, che però può farsi valere solo nei calci piazzati, essendo ben controllato dai difensori bianchi. E si passa al 32° quando sulla fascia destra si crea una buona corsia, alla fine della quale il buon Pallonetto piazza la stoccata vincente contro la quale nulla può il pur bravo Ferla. Sul due a zero, la gara potrebbe sembrare nettamente controllabile da parte dei bianchi, ma purtroppo qualche errore di troppo, dovuto forse alla paura, dona al Ragusa il gol che potrebbe riaprire la gara. L’infortunio, perché di infortunio si tratta, nasce da un rinvio di Vitiello che incappa nel piede di Guarro facendone uscire un pallonetto velenoso che scavalca l’incerto portiere e va a depositarsi in fondo alla rete. E qui riaffiorano le paure di questa squadra che riesce spesso a complicarsi la vita da sola, gli azzurri ora vedono la possibilità di poter agganciare il pareggio e danno l’anima sul campo, creando anche occasioni da rete, non eclatanti ma pericolosissime. Una parata di Vitiello dalla corta distanza fa spellare le mani plaudenti, ma poi lo stesso portiere si esibisce in alcuni incerti interventi che provocano non poca apprensione negli spettatori, ma si giunge al 91° quando il buon Manfrellotti depone in rete il 3 ad 1 che praticamente manda tuttio sotto la doccia.

Agli ordini del sig. Di Stefano da Brindisi, ben coadiuvato dai guardalinee Basso di Taranto e Pacifico di Taranto le squadre si presentavano così:

SAVOIA: Vitiello Pallonetto Guarro Fontanarosa Catalano Salvatore Savarese Di Capua Vicentin Malafronte Padulano a disp. Loccisano Scudieri Amoruso Viscido Nasto Lettieri Manfrellotti   All. Amura

RAGUSA: Ferla Piluso Alma Arena F. Milazzo Piccirillo Arena D. Nassi Impallari Bonarrigo Foderaro a disp. Falco Iozzia Panatteri Buscema Spampinato Di Vita Dalì All. Marra

Note: ammoniti Piluso (R) Arena F. (R) Piccirillo (R)

Espulsi: Piccirillo (R) Viscido (S)

Reti: 21° Guarro (S) 32° Pallonetto (S) 85° aut. Guarro (S) 91° Manfrellotti (S)

Negli spogliatoi, Giuseppe Anastasi, tecnico dei siciliani, con grande correttezza, non recrimina eccessivamente su un sospetto fallo di mano in area torrese, ma ci tiene a sottolineare la buona prova offerta dai suoi, ovviamente con Bonarrigo su tutti.

Il buon Salvatore Amura, nel sottolineare di aver visto una buona prova dei suoi, ottenuta contro una buona squadra, ci tiene a ringraziare i ragazzi per la rabbia agonistica espressa sul tappeto verde del Giraud e pone l’accento sul fatto di non aver inserito Viscido sin dal primo minuto, ma solo per ragioni tecniche.

Viene poi la volta del Presidente Contino, il quale senza mezzi termini riferisce come la società stia preparandosi per l’anno prossimo e come lui non creda a possibili rimonte, pur convenendo che il Savoia può giocarsela contro chiunque. In merito al Direttore Sportivo Dionisio, ora passato ad altra società, il presidente ha soltanto detto che in queste categorie non occorre il D.S. e che lo stesso Dionisio, aveva prestato gratuitamente la propria opera a Torre Annunziata e che ora avendo accettato un contratto in lega Pro era giusto andasse via.

Ernesto Limito 

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