Terme di Stabia, fkt: a rischio il rinnovo convenzione Asl

terme di stabiaPiove sul bagnato alle Terme di Stabia: il rinnovo della  convenzione con l’Asl per le cure di fisiocinesiterapia è fortemente a rischio.  Le pratiche burocratiche per il rinnovo della convenzione fkt non sono state  ancora avviate, la causa è da ricercare nel fatto che l’impiegato dell’ufficio  preposto è in cassa integrazione così come il resto dei termali. Ieri mattina i  dipendenti del reparto fisioterapia hanno occupato pacificamente l’atrio dell’ufficio della presidenza per chiedere spiegazioni all’amministratore unico  Francesco Paolo Ventriglia, a lui e all’amministratore unico della Sint (società che gestisce il patrimonio immobiliare del Solaro) Ottavio Mannara hanno lanciato il loro sos. La convenzione fkt – l’altra stipulata con l’Asl è quella che riguarda il settore termale – costituisce uno degli introiti più importanti per le casse della partecipata comunale: 900mila euro di fatturato sono a rischio, incasso dimezzato (in precedenza si arrivava a circa due milioni di euro) dopo il tetto fissato dall’azienda sanitaria nel 2010 sotto la gestione dell’ex presidente Lino dello Ioio. Tra l’altro l’azienda sanitaria locale ha disposto una serie di controlli nelle strutture per verificare se corrispondano ai nuovi parametri nazionali. Anche da questo punto di vista lo stabilimento del Solaro non se la passa nel migliore dei modi visto che gli ispettori dell’Asl rischiano di trovare le porte dell’azienda sbarrate. Inoltre le forniture di energia elettrica e gas non sono state ancora ripristinate né tanto meno è stata predisposta la manutenzione della struttura. In queste condizioni l’anno lavorativo delle terme è fortemente a rischio: i lavoratori, ancora in attesa del pagamento di svariate mensilità arretrate, dovrebbero rientrare dal primo periodo di cassa integrazione dell’anno nel prossimo mese di maggio. Ma come hanno ricordato le sigle sindacali nei giorni scorsi sono necessarie delle azioni (dalla manutenzione al marketing) per non farsi trovare impreparati. “Ci sono tutti i requisiti per il rinnovo, ma c’è bisogno dell’aggiornamento di tutta la pratica burocratica – ha detto Filippo Criscuolo, rappresentante sindacale della Filcams-Cgil – Siamo preoccupati di perdere questa opportunità che porterebbe un forte aggravio nelle casse dell’azienda. Voglio ricordare che solo la fisioterapia registra nelle casse delle Terme di Stabia circa un milione di euro di fatturato l’anno”. Situazione critica per lo stabilimento che, sempre a causa della cig, è senza servizio di guardiania e quindi in balia di eventuali raid vandalici. Il prossimo 6 febbraio ci sarà un nuovo vertice tra il commissario prefettizio Rosanna Bonadies e i sindacati: si parlerà delle azioni urgenti da intraprendere per la ripresa delle attività ma anche della risposta data dal Ministero dello Sviluppo economico in merito alla richiesta di attingere al Fondo per le aree di crisi.

Raffaele Cava

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