San Giorgio a Cremano, bilancio: tesoretto da 7 milioni di euro nelle casse comunali

Comune di San Giorgio a CremanoNelle casse dell’erario comunale spunta un tesoretto. Circa sette milioni e mezzo di euro recuperati tra i residui passivi nelle pieghe del bilancio. Una bella cifra che, in tempi di crisi economica e continui tagli da parte del governo centrale, costituiscono un’importante iniezione di fiducia sia per gli amministratori locali che per i residenti. E fa ben sperare in vista dell’approvazione del prossimo bilancio di previsione 2013 a inizio maggio. L’avanzo amministrativo accertato in questi giorni dalla giunta comunale guidata dal sindaco Mimmo Giorgiano è accolto con soddisfazione dall’assessore al Bilancio Luigi Goffredi:«Abbiamo effettuato una ricognizione di tutti i cosiddetti residui passivi recuperando ingenti somme ed abbiamo riscosso diversi milioni di euro grazie agli ottimi risultati della campagna contro l’evasione fiscale lanciata negli ultimi anni. In questo modo abbiamo messo da parte un ingente tesoretto che dimostra che il Comune di San Giorgio a Cremano è finanziariamente virtuoso e che ci consentirà di far fronte ad eventuali spese improvvise. Anche quest’anno abbiamo rispettato il patto di stabilità e risposto in maniera positiva a tutti i rilievi dei nostri revisori contabili. Dopo aver approvato con largo anticipo il conto consuntivo del 2012, siamo pronti, in sede di bilancio di previsione del 2013, a proporre al Consiglio comunale nuovi investimenti negli ambiti strategici per garantire lo sviluppo del territorio e la coesione sociale». L’assessore fa intendere che vi saranno nuovi investimenti in settori in cui forte è la richiesta di intervento. La notizia però ha suscitato anche qualche polemica, in particolar modo tra i banchi dell’opposizione. Danilo Cascone, del Movimento Cinque Stelle, invita alla prudenza:«È vero, è stato appurato questo avanzo, ma purtroppo sarà in gran parte vincolato: questi soldi saranno destinati alla copertura di debiti fuori bilancio e altro. Inoltre è curioso che non ci sia ancora una relazione dei Revisori dei Conti». A quanto pare, dalla delibera emergerebbe che circa tre milioni di euro sarebbero già stati “impegnati” per alcune spese: €420.000 per la ristrutturazione della Chiesa di Santa Maria del Carmine al Pittore, €1.000.000 come fondo svalutazione crediti, €350.000 per il debito fuori bilancio dell’Istituzione comunale Premio Massimo Troisi ed infine 1.200.000 per altre transazioni di posizioni debitorie. Un freno ai toni trionfalistici lo pone anche il consigliere dell’Alleanza dei moderati Ciro Di Giacomo:«I bilanci devono essere studiati con dovizia e competenza, non ho avuto modo ancora di prenderne visione integralmente ma posso già dire che i nostri bilanci si reggono sovente su residui attivi ancora da recuperare e su fantasiose previsioni di entrate. Si tratta di proclami autocelebrativi privi di fondamento».
Claudio Di Paola

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