Cava de’ Tirreni: L’Italia s’è desta chiede lumi sulla piscina comunale

piscina“Sarebbe il caso che sulla piscina comunale si destino anche sindaco, consiglieri e dirigenti del Comune di Cava”.

È quanto affermano i componenti de L’Italia s’è desta –  Comitato liberi pensatori cavesi che, con un comunicato stampa, metto l’accento proprio sull’argomento piscina comunale.

“Sembra infatti –  così si apprende dal comunicato – che i gestori della piscina non abbiano mai pagato i canoni di affitto che ammonterebbero a circa 250 mila euro, non solo, la struttura versa in condizioni pietose non essendo stata mai fatta nessuna manutenzione sia di tipo ordinaria che straordinaria. Eppure i costi per gli utenti per usufruire della piscina non sono certo economici, anzi, rispetto ad analoghe strutture provinciali anche di maggior pregio ed efficienza si paga addirittura di più. Adesso il consigliere Scarlino si accorge che c’è una intimazione di sfratto a carico dei gestori della piscina comunale, e finora cosa controllava in Consiglio comunale? E ci viene a parlare di voler soprassedere e dell’immagine della Città tanto da scrivere la seguente interrogazione per  i Consiglio comunale: “Ritengo di non voler entrare nel merito della questione, anche se detta problematica  più volte è stata portata all’attenzione dell’amministrazione dal sottoscritto, anche attraverso una convocazione della Commissione Consiliare (regolarmente svolta)  senza che poi la Commissione stessa venisse informata dei fatti così come richiesto e concordato. Sembra alquanto discutibile l’ordinanza di sfratto a pochi mesi dalla chiusura dell’attività, con grave danno d’immagine per l’attività sportiva in generale visto e considerato che oltre ai tanti cittadini  che usufruiscono di un servizio c’è in corso un’attività agonistica di nuoto e pallanuoto di grosso valore sportivo che proiettano le società sportive di Cava alle spalle della gloriosa società sportiva Partenope di Napoli. Interrompere questa attività farebbe apparire ancora una volta la città di Cava come chi non riesce in ambito sportivo a saper gestire situazioni che senz’altro hanno delle precise responsabilità, ripeto poco comprensibili all’intero mondo dello sport”.

Nel commentare tale interrogazione il gruppo dei liberi pensatori cavesi si chiede:

“Ma fa sul serio o ha qualche interesse particolare? Il consigliere Scarlino farebbe bene invece ad informarsi se ci sono associazioni di genitori tra i quali anche consiglieri comunali che potrebbero avere interesse a subentrare nella gestione e che negli ultimi tempi sembra stiano brigando in tal senso. Nulla di male se però tutto fosse fatto in maniera regolare, legale ed alla luce del sole, rimettendo in sesto un bene prezioso per i cavesi e che soprattutto fosse alla portata di tutto a prezzi accessibili”.

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