Terme di Stabia, inchiesta per truffa aggravata ai danni dell’Asl: il giudice per le indagini preliminari Antonio Fiorentino archivia il caso. Il gip del Tribunale di Torre Annunziata, nell’accogliere in toto le motivazione della richiesta di archiviazione parziale del caso avanzata dai pm oplontini, addebita tutta la colpa ai “generali difetti di organizzazione del lavoro e dei compiti del personale all’interno dell’ente”. Così quella che nell’estate scorsa sembrava una clamorosa truffa ai danni dell’azienda sanitaria locale – con presunte richieste di rimborso per circa mezzo milione di euro per prestazioni mai effettuate – è terminata con un’archiviazione parziale. Con ulteriori accertamenti gli uomini della compagnia della guardia di finanza di Castellammare, agli ordini del capitano Girolamo Franchetti, hanno dato modo al pm Raffaele Marino di formulare la richiesta di archiviazione parziale del caso che ha coinvolto 19 termali del reparto di fisiokinesiterpia (tra cui anche la direttrice sanitaria), due ex amministratori dell’azienda ed un medico di base. In più era stato disposto il sequestro preventivo di 473mila euro. A far scattare il blitz delle fiamme gialle una serie di certificazioni sospette: gli investigatori ritenevano che era stato messo a punto un sistema di frode avendo scovato documentazioni relative a prestazioni riabilitative domiciliari e ambulatoriali eseguite da personale parasanitario del reparto di fisioterapia risultato assente dal lavoro per ferie, malattia, permessi e, in un caso, anche per licenziamento. “In seguito delle ulteriori indagini non sono emersi elementi certi per l’attribuzione di precise responsabilità ovvero per ritenere la sussistenza del dolo in capo a tutti – o solo ad alcuni – degli indagati”, scrive il gip Fiorentino. Così il giudice e la procura di Torre imputano il tutto ad “errori di gestione e le prassi (spesso costituenti vero e proprio reato), ciò anche a causa della atavica assenza di un direttore amministrativo”. “Il decreto di archiviazione la dice lunga sulla questione “Organizzazione del Lavoro” nell’azienda Terme di Stabia, infatti le motivazioni sono riconducibili solo ed esclusivamente ad un organizzazione aziendale che risulta priva(pur pagandone uno a 40.000,00 euro annui per due giorni a settimana viaggio escluso da C.mare a Livorno) di un Direttore amministrativo all’altezza, nonchè di una organizzazione del lavoro più in generale che risulta strutturata in maniera orizzontale e priva di quella dinamicità ed efficienza, elementi necessari ed indispensabili, per poter essere efficaci nel soddisfare le esigenze della clientela”, ha commentato Carlo Carrillo presidente dell’associazione La Nuova Medusa.