Aperta inchiesta Sarà l’inchiesta della Procura di Napoli(al momento il fascicolo è affidato al pm Claudia De Luca) ad accertare se il crollo del balcone, avvenuto ieri sera durante la processione per la festa di San Ciro, sia stato causato da una tragica fatalità o da altre eventuali responsabilità. Si procede, come da prassi, contro ignoti e si è dato il via ai primi accertamenti investigativi. Il pm ha disposto il sequestro del balcone parzialmente interessato dal crollo e ha vietato l’accesso alla stanza che dà su quell’area in modo da consentire tutti i rilievi necessari. Saranno poi ascoltati l’amministratore del palazzo, i residenti dello stabile, il proprietario dell’appartamento dove è avvenuto il cedimento. Si tratta di un appartamento al primo piano di palazzo “Gioacchino Evidente”, uno stabile del ‘700 al civico 93 di corso Gribaldi, in pieno centro a Portici (Napoli). L’edificio storico a quanto si apprende, è sottoposto a vincolo della Sovrintendenza. La tragedia, avvenuta domenica intorno alle 20,30, ha provocato tre morti (due donne e un uomo) e nove feriti, due dei quali in prognosi riservata. Uno dei candidati a sindaco alla prossime elezioni amministrative, Giovanni Iacone, ha sospeso la campagna elettorale per lutto, essendo cugino di due delle vittime.
Tre giorni di lutto. Portici osservera’ tre giorni di lutto, da oggi 6 maggio fino a mercoledi’ 8 maggio, oltre al giorno nel quale si svolgeranno i funerali delle tre persone morte ieri per il crollo di un balcone durante la processione di San Ciro. Lo ha deciso il commissario straordinario, prefetto Pasquale Manzo, che esprime “dolore e sconcerto a nome dell’intera cittadinanza” ed evidenzia “il profondo turbamento causato da questo drammatico avvenimento”. Durante le esequie sara’ osservato un minuto di silenzio e saranno sospese le attivita’ in tutti gli uffici pubblici e in tutte le scuole di ogni ordine e grado e le bandiere saranno esposte a mezz’asta. Il commissario straordinario invita inoltre “le forze politiche cittadine a valutare la sospensione delle attivita’ di rilevanza pubblica connesse all’indizione dei comizi elettorali per i giorni 26 e 27 maggio durante le giornate di lutto cittadino”.
200 chiese a rischio Non ha mai perso occasione per lamentare lo ”stato inaccettabile di abbandono” del patrimonio artistico napoletano Fabrizio Vona, soprintendente speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale di Napoli. E all’indomani della tragedia di Portici (Napoli), con il crollo del balcone di un palazzo settecentesco, l’argomento ‘tutela e sicurezza’ e’ sempre piu’ d’attualita’. ”A Napoli abbiamo oltre 200 chiese abbandonate, e’ una situazione non degna di una citta’ occidentale” dice Vona. Santa Maria del popolo agli Incurabili, Sant’Aspreno ai Crociferi, San Giuseppe delle Scalze, Santa Maria della Scorziata, sono solo alcune chiese oggi negate (in tutto gli edifici di culto storici censiti in citta’ sono circa mille ) e vittime del degrado urbano o in rovina cosi’ come Santa Maria della Sapienza, Santa Maria di Costantinopoli, San Giovanni Battista delle Monache Sant’Agostino alla Zecca e tanti altri capolavori. ”La situazione di Portici non e’ di mia competenza, (riguarda la Soprintendenza architettonica, ndr) dico solo – prosegue – che spesso gli enti proprietari non sono in grado di sostenere gli interventi che pure servirebbero. In generale e’ grave che per questi lavori di recupero e messa i sicurezza i fondi spesso ci siano, ma si rischia di perderli perche’ magari in pochi giorni non si e’ pronti con progetti e non si riesce a partecipare a un bando europeo. La parola chiave deve essere per tutti ‘programmazione’, bisognerebbe che ogni luogo a rischio degrado avesse pronto il suo progetto di recupero, in modo da non perdere le opportunita’ di finanziamenti come purtroppo spesso accade. Certo – evidenzia Vona – se si tratta di restaurare opere d’arte, come nel caso del Polo museale, e’ piu’ semplice. Noi sotto questo aspetto siamo sempre pronti”. Accade infine che siti perfettamente recuperati restino chiusi per mancanza di personale: per farli conoscere a cittadini e turisti la Soprintendenza ha lanciato ‘Capolavori da scoprire in citta”, visite guidate con i curatori del restauro, per tutto il 2013
Il crollo di ieri sera durante la processione dedicata a San Ciro Tragica serata vissuta a Portici durante la processione per la festa di San Ciro, del santo patrono della popolosa città vesuviana. Un uomo, deceduto nelle ore successive, e due donne morte e sei feriti nel crollo di un balcone, questo il bilancio finale di una domenica di festa e di fede. Le vittime erano sotto il balcone, in strada.
Nel comune vesuviano, la prima domenica di maggio, come di consueto, si celebra la festa di San Ciro, un evento che, da sempre, anche quest’anno ha richiamato migliaia di devoti e fedeli anche dai comuni limitrofi. In serata, poco prima delle 21.00, la statua del Santo portata a spalla da un gruppo di fedeli, percorreva corso Garibaldi, principale arteria porticese ed era quasi giunta nella Basilica in piazza San Ciro quando si è udito un forte tonfo, terribile. In molti, spaventati, hanno cominciato a correre in tutte le direzioni cercando di capire quanto stesse accadendo e immediatamente si è diffusa la voce, rivelatasi subito infondata, e di una sparatoria. Sul corso principale di Portici a pochi metri dalla scuola media statale ‘Macedonio Melloni’ il balcone di un edificio al primo piano si è spezzato ed è crollato. Il cedimento, probabilmente, è stato causato dal carico delle persone che erano affacciate sul balcone di un palazzo antico. Intatta la ringhiera. Le indagini faranno luce sulle cause. A farne le spese è stato un gruppo di fedeli, intento a festeggiare il Santo, presente per puro caso sotto al balcone o a pochissimi metri di distanza. Le forze dell’ordine e la polizia Municipale, giunte immediatamente sul posto, hanno cercato di farsi spazio ripristinando l’ordine mentre le ambulanze del 118 hanno soccorso i feriti. Alla fine se ne conteranno almeno sette, di cui due gravissimi. Tutte le vittime della tragica fatalità sono stati trasferiti all’ospedale Maresca di Torre del Greco e nel reparto di rianimazione dell’ospedale Loreto Mare di Napoli. Due donne sono decedute in ospedale. Si tratta di Maria Vela, di 67 anni, e di Concetta Evangelista di 65 anni e di un uomo di 65 anni.
Presente alla processione il cardinale Crescenzio Sepe che era appena giunto in città quando ha appreso la notizia: si è quindi recato a piedi sul luogo della tragedia accompagnato da un cordone di dodici agenti di polizia. Presente anche il commissario prefettizio Pasquale Manzo. Dal palco allestito in piazza San Ciro l’annuncio pubblico della sospensione della festa.
La gravissima tragedia di questa sera a Portici ha colpito da vicino la famiglia del candidato sindaco del centrosinistra Giovanni Iacone. Per rispetto alle persone decedute in questo tragico avvenimento, due delle quali erano suoi stretti familiari, il candidato Sindaco ha quindi, deciso di sospendere immediatamente ogni attività della campagna elettorale per le amministrative del 26 e 27 maggio prossimi.