La crisi soffoca Torre Annunziata: nelle ottantasei pagine di relazione tecnica dei conti di Palazzo Criscuolo emergono dati sconcertanti. L’Imu, l’Irpef e la Tarsu pesano come macigni sui bilanci familiari della popolazione torrese, divenendo un vero e proprio incubo soprattutto a causa dell’elevata disoccupazione attanagliante l’intero paese.
Le cifre stimate dai contabili di Palazzo Criscuolo sono da brividi: se nel 2008 ogni cittadino versava nelle casse del Comune trecentosette euro, nel 2012 si è avuto un incremento di più di cinquecento euro, arrivando così a pagare una somma pari a ottocentotto euro. La situazione però, pare peggiorare nel 2013.
Difatti, si prevede un nuovo aumento, quasi il 10% in più rispetto all’anno precedente. Una spada di Damocle posta sulla testa dei cittadini torresi che si troveranno a pagare tasse pari a tremiladuecento euro, mille euro in più rispetto a cinque anni fa.
Nonostante a Palazzo Criscuolo siano riusciti a diminuire l’evasione fiscale, riducendo al 47% il fenomeno del pagamento in nero, pare che non sia bastato a placare il vertiginoso aumento dei tributi.
Ciò che influisce maggiormente sul bilancio familiare è la Tarsu. Quest’ultima è divenuta negli ultimi anni una tassa prettamente a carico degli utenti. In cinque anni ha avuto un aumento di tre milioni di euro e, nel 2013, le cose potrebbero peggiorare. Le cause sono due: i costi di gestione della raccolta rifiuti e il milione di euro che il Comune deve alla Multiservizi come adeguamento dei costi. Tale maggiorazione, ovviamente, verrà caricata interamente sulle spalle dei contribuenti, peggiorando quindi la situazione.
Le entrate di Palazzo Criscuolo vengono soprattutto dalle tasse, in quanto i ricavi provenienti dai pubblici servizi oggetti sono deprimenti. Il nulla assoluto proviene dalla Oplonti Multiservizi, l’ente nato con l’ambizione di macinare guadagni al di fuori del territorio di Torre Annunziata.
Le uscite invece, sono lo specchio del fallimento della politica. Dei centoventi milioni di euro incassati dal Comune in cinque anni, solo qualche spicciolo è stato destinato agli investimenti per il rilancio del settore economico e sociale della città. Sette milioni investiti nella scuola, tre in cultura e sport e solo due per lo sviluppo produttivo. Il settore che versa nella crisi totale è quello del turismo: solo seimila euro in cinque anni.
Le vittime di tale situazione sono i cittadini e la stessa Torre Annunziata che negli anni ’50 e ’60 era una delle mete più ambite dai turisti di tutto il mondo, mentre oggi è destinata a marcire nel dimenticatoio della propria storia a causa di una politica stanca e quanto mai vecchia.
Marco Seppone