Cena Champions: De Laurentiis Show!

Cena Villa D'AngeloFesta grande a Villa d’Angelo per tutti gli azzurri, in compagnia dei comici del programma Made in Sud. Ospiti del Presidente Aurelio De Laurentiis i giocatori del Napoli e lo staff tecnico hanno brindato alla conquista della qualificazione Champions e ai futuri traguardi da raggiungere. All’esterno del ristorante tantissimi tifosi partenopei che hanno riservato cori pieni d’affetto al tecnico Walter Mazzarri, in predicato di trasferirsi alla Roma. A base di pesce il menu’ preparato dagli chef di Villa d’Angelo: Ravioli con verdure di stagione in guazzetto di gallinella di mare e basilico, trancio di branzino di mare scottato al profumo di limone con agretti e piselli primaverili e torta augurale crema chantilly e fragoline.  Nel dopo cena  del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, e’ stato letteralmente intervisto dai tifosi azzurri che hanno atteso l’uscita dei propri beniamini in Via Aniello Falcone, dinanzi al Ristorante D’Angelo – Santa Caterina, fino a mezzanotte inoltrata.

– Cessione di Cavani?

“Se è un giocatore gagliardo lo calcoliamo, ma se è una fetenzia se lo prendono in quel posto”.

– Mazzarri?

“Mazzarri deve decidere lui. Questo discorso che sto per fare vale per i giocatori e gli allenatori. Ci sono certi ‘giocatori’ che sono giocatori del Napoli, perchè amano Napoli e ce l’hanno nel DNA, per questo motivo te li tieni fino alla fine. Poi ci sono dei giocatori che non gliene frega un c… del Napoli. Prendiamo ad esempio il Bayern Monaco: alcuni giocatori se li tiene 3-4 anni e poi via”.

– Napoli vincente?

“Ma il Napoli è arrivato secondo. Dal 1926 quante volte nella vita il Napoli è arrivato secondo?”.

– Lo scudetto…

“Buoni con lo scudetto, fino a 9 anni fa la società era fallita”.

– Nella storia si ricordano solo dei primi, non dei secondi?

“Questo è un vostro pensiero, io sono fiero di essere arrivato secondo cosi’ come sono stato fiero di essere arrivato terzo, cosi’ come sono fiero di aver detto che nei primi dieci anni, che non sono ancora finiti, avremmo fatto cose grandi e le abbiamo fatte. Il primo anno siamo andati in Intertoto, il secondo in Europa League, poi in Champions, poi in Europa League e di nuovo in Champions. Quest’anno cerchiamo di vedere come si fa la semina giusta per fare i prossimi 5 anni da gran cazzuti. Sapete cosa vuol dire cazzuti? E’ un termine positivo. Una volta Peppino Di Capri si offese perche’ pensava che lo stessi offendendo, mentre invece significa avere due co…. così.  Se vinci lo scudetto e poi per i successivi 10 anni fai schifo a che e’ servito? Ricordo quando mi dicevano che tra 500 film arrivavo secondo: ma se tra 500 film, che non sono pochi, arrivi secondo o terzo non e’ cosi’ male. Quando il Napoli torno’ in serie A nella classifica dei club era al 523° posto. Poi siamo arrivati al 40° posto ed oggi siamo la 13.a squadra del mondo. Non abbiamo un euro di debito e siamo tra i 3-4 club che contano nel mondo. Platini ci guarda, quell’altro ci guarda… Abbiamo i tifosi migliori del mondo. Da noi i razzisti non ci sono. Sono gli altri che sono razzisti perche’ hanno un complesso di inferiorita’ ma a noi non ci interessa”.

– Quando vince la Juventus lei non rosica un pò?

“La Juve vince? Secondo me perde. Perche’ vincere buttando i soldi dalla finestra e fregandosene del Fair Play finanziario… Se non esiste il Fair Play finanziario, che e’ una regola…. Il Fair Play finanziario esiste per tutti e chi non lo rispettera’, tra 2 anni, non potra’ disputare le Coppe. Io sto aspettando, perche’ voglio capire. O lo levano e allora ci divertiamo oppure lo devono rispettare e in tal caso ci divertiamo lo stesso, perche’ noi siamo allenati mentre gli altri non sono allenati”.

– Il primo posto?

“Vi dovete preoccupare di una cosa sola, nè di Cavani o di Mazzarri. Vi dovete preoccupare soltanto che il signor Aurelio De Laurentiis non si rompa i co…. e se ne vada. Ma io amo Napoli e di questo non dovete preoccuparvi”.

– Prima di morire, voglio tornare a vincere?

“Ci andremo, tu dici prima di morire… Tu hai 50 anni? Io ne ho 63 e fammi toccare…”.

Cosimo Silva

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