Il Tribunale di Prato, con sette decreti ha emesso una confisca di ben 14 milioni di euro al clan Terracciano. Il clan camorristico, aveva investito in beni immobili, appartamenti e ville oltre a società di servizi, ristorazione e nel settore immobiliare. Già nel 2012 la Guardia di Finanza di Firenze, a scopo preventivo antimafia, aveva predisposto il sequestro, con la sentenza odierna si è dato un duro colpo al clan dei quartieri spagnoli. Secondo la GdF di Firenze, il clan si affidava ad una rete di prestanomi sul territorio toscano per ripulire il danaro frutto di attività illecite come l’usura, le estorsioni e il giro di prostizione nell’area compresa tra Firenze e Prato. Il maxisequestro ha portato alla luce anche numerosi beni materiali come BMW e Mercedes, oltre ad una scuderia con ben 20 cavalli. Anche ristoranti con noti marchi come Don Chisciotte e Sancho Pansa, erano gestiti dal clan. Come ormai è notorio, le mafie delocalizzano attività ed il frutto di queste al Nord, anche i Terracciano seguivano questa corrente, vari immobili a Napoli- Milano Perugia- Pistoia-Lucca e Firenze dove il clan operava. Soddisfazione per il procuratore di Firenze, Giuseppe Quattrocchi, che si è detto soddisfatto dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza, aggiungendo che in Toscana non c’è una rete fitta di traffici da parte delle mafie, ma ci sono dei segnali che fanno intendere di stare in guardia per evitare infiltrazioni più concrete nel tessuto sociale toscano.
Luciano Annunziata