Volla, svelato il mistero dei pali abbandonati dalle pubblicità. “Grave l’assenza normativa”

volla paliCon una nota indirizzata al sindaco di Volla, Angelo Guadagno, protocollata in data 14 giugno, il consigliere Giuseppe Annone, membro della minoranza consiliare e, ormai, unico eletto PdL a far sentire la sua voce, nuove a dei quesiti all’amministrazione. Dubbi su argomenti che apparentemente potrebbero sembrare futili e che invece vanno a salvaguardia dei diritti di tanti e della crescita sociale della cittadina. Nella nota Annone chiedeva all’amministrazione tre punti in particolare. Il primo era relativo alla gestione dei manifesti pubblicitari 6×3 presenti sul territorio. Il consigliere PdL si poneva un semplice dubbio e cioè se esista o no una regolamentazione comunale in tal senso, se gli stessi sono autorizzati, dato che le autorizzazioni attualmente in essere risalgono ad oltre dieci anni fa, e se sia stato fatto un regolamento comunale in tal senso.

Il secondo punto, sempre relativo alla pubblicità sul territorio comunale, incentrava l’attenzione sulle tabelle pubblicitarie che completano le pensiline alle fermate dei mezzi pubblici. Anche in questo caso Annone lamenta una assenza di regolamentazione e una gestione alquanto improvvisata di una risorsa che potrebbe portare vantaggi all’Ente.

Il terzo punto, sempre relativamente vicino agli altri due, ma sicuramente più inerente al decoro pubblico e alla sicurezza dei cittadini era relativo a numerosi pali senza alcuna tabella o indicazione disseminati in paese. “Tempo fa – ci aveva già dichiarato Annone – a seguito di un intervento della polizia municipale molti commercianti erano stati indotti a ritirare le tabelle pubblicitarie lungo le strade cittadine poiché sprovviste di autorizzazioni. Tutto bene fin qui, ma i pali che le sostenevano? A cosa servono? Nei fatti sono rimasti conficcati nei marciapiedi “rappresentando anche un ulteriore pericolo – aggiunge il consigliere – per pedoni e automobilisti che in caso di incidente potrebbero richiedere risarcimenti al Comune”.

Ebbene la risposta è giunta e sembra che il consigliere di opposizione Annone abbia visto bene nel porre i tre quesiti all’Amministrazione Guadagno.

Nella risposta si legge che i pali di sostegno delle insegne rimosse non erano stati asportati in attesa di poter essere riutilizzati per altre tabelle. Ma dato che ad oggi, come aveva già dichiarato Annone, non esiste un regolamento comunale perla pubblicità, l’ufficio di competenza ha scritto che si provvederà al più presto alla rimozione dei solitari pali disseminati a Volla.

Per quel che riguarda il cartelloni 6×3, sembra che anche in questo caso sia stato toccato un altro nervo scoperto. Dovrebbe essere imminente, stando a quanto si legge nel documento, la notifica alle ditte concessionarie, in alcuni casi sin dal 1999, dell’avvio del procedimento di revoca delle autorizzazioni in quanto, come accertato dalla Polizia Municipale, il Codice della Strada stabilisce in tre anni la durata per questa tipologia di concessioni.

Ed anche in questo caso nessuno si era accorto di nulla. Anche la precedente amministrazione era stata distratta, «ma dall’amministrazione della trasparenza – ha aggiunto Annone – come ama definirsi questa guida di centrosinistra ci si sarebbe aspettato un maggior ordine in materia e una ulteriore trasparenza, anche sul terzo punto».

annone1-300x253E veniamo alle pensiline alle fermate dei mezzi pubblici. Il documento recita che si prende atto di questa tipologia di pubblicità presente a Volla e “non risulta autorizzata dall’ufficio”. Di conseguenza il comune procederà al censimento di tali pubblicità sul territorio e alla rimozione della stessa.

Per il consigliere Annone non resta che la soddisfazione di aver contribuito a rendere ancora più cristallina l’azione amministrativa: «Sono effettivamente soddisfatto della risposta che mi è stata data dagli uffici competenti e dal primo cittadino, vigilerò affinchè quanto effermato nel documento comunale sia portato avanti nel bene della nostra cittadina. Qualcuno purtroppo dimentica o forse non crede possibile che anche stando fuori dalla stanza dei bottoni si possa operare per migliorare la comunità in cui vive ed opera. Dal canto mio continuerò a lavorare in questo senso anche per rispettare i tanti consensi ricevuti dagli elettori».

Martina Scognamiglio

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