Casal Di Principe sfila in corteo contro il biocidio: “Avete scavato le nostre fosse”

foto8Erano circa 5mila le  persone  che sabato pomeriggio hanno sfilato in corteo a Casal Di Principe, per dire “no” al biocidio. La manifestazione è stata organizzata dal comitato La Terra dei Fuochi, in seguito al ritrovamento negli ultimi giorni, dei rifiuti tossici interrati a pochi metri dalle falde acquifere.

Le vie di Casal Di Principe sono state attraversate da cittadini, comitati, parlamentari del Movimento 5 Stelle, Andrea Cioffi e Vilma Morone, e del PD, Rosaria Capacchione, associazioni, padre Alex Zanotelli e Maurizio Patriciello, le Mamme Vulcaniche e La Fenice Vulcanica di Boscoreale.

È stato un corteo a tratti silenzioso, durante il quale rimbombava solo la voce dei bambini a capo della fila: “Vogliamo vivere”.

La manifestazione è cominciata vicino al campo sportivo della città ed è terminata a Piazza Mercato, passando per le case dei camorristi della zona. Ogni volta che i cittadini incrociavano l’abitazione di chi negli anni ha inquinato la loro terra, condannandoli a morte, partiva un applauso.

Alla fine del corteo il comitato Terra dei Fuchi ha letto un documento ufficiale, contenente tutte le richieste che intendono portare avanti: “Non vogliamo assistere da spettatori a uno scempio del genere, perché la vita è sacra e inviolabile”.

Questi sono i punti del documento:

–      “Un tavolo regionale di trasparenza sull’emergenza;

–      Trasparenza dei dati e diffusione capillare delle informazioni;

–      Predisposizione di adeguate campagne informative per i cittadini;

–      Messa in sicurezza sanitaria e ambientale di tutto il territorio interessato;

–      Progettazione condivisa di tutti gli interventi da farsi;

–      Attuazione delle misure emergenziali di protezione civile;

–      Accelerazione e potenziamento della mappatura e caratterizzazione dei siti inquinati;

–      Campionamento e analisi dei prodotti ortofrutticoli provenienti da aree inquinate;

–      Tutela delle produzioni provenienti da aree esenti dalle contaminazioni;

–      Definizione dei siti già individuati e i tempi, risorse modalità e intervento per la messa in sicurezza e bonifica;

–      Esenzione dal ticket 048 (per le patologie tumorali);

–      Attivazione del registro dei tumori della Campania;

–      Istituzione dell’insegnamento di Diritto Ambientale nelle scuole;

–      Predisposizione, da parte del Ministero dell’Ambiente, di strumenti operativi per tutte le situazioni già evidenziate dall’Autorità Giudiziaria, al fine di restituire il risarcimento del danno ambientale da parte dei responsabili;

–      Possibilità di utilizzare i proventi dei beni confiscati alla criminalità organizzata per le bonifiche;

–      Promozione da parte delle associazioni di categoria di iniziative tese ad escludere i soci che ricorrono a pratiche illecite nello smaltimento dei rifiuti;

–      Approvazione della proposta di direttiva dell’Unione Europea che istituisce il reato di biocidio;

–      Riconfigurazione come sito di interesse nazionale dell’area litorale Domizia e Flegrea”.

Giovanna Sorrentino

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