Cercola, Manzo: “L’amministrazione e UTC fanno orecchie da mercanti su una sentenza del Tar”

Gennaro Manzo, leader del Popolo di Cercola

Da qualche giorno è ritornato all’attacco a Cercola il leader del Popolo di Cercola, Rino Manzo. Una comunicazione ai cittadini è stata fatta affiggere sui muri della cittadina vesuviana. Il manifesto denunciava il mancato accoglimento da parte dell’amministrazione Fiengo di una sentenza del Tar Campania. La decisione dei giudici amministrativi è relativa alla variante alle norme attuative del preesistente Piano Regolatore, varata dall’amministrazione Tammaro con l’assessore Montella e oggi, anzi qualche mese fa, bocciata appunto dal Tar.

Nel manifesto si legge: “Questo accadeva tre mesi fa, ma ad oggi il Sindaco Fiengo e la sua maggioranza non hanno fatto nulla né tantomeno l’Ing. De Luca Bossa, a capo dell’UTC, ha preso manifestol’iniziativa in tal senso. La conseguenza è che si continua a costruire e a cementificare il territorio sotto gli occhi di tutti e senza che nessuno intervenga”.

E ancora: “Di certo, di fronte ad una sentenza del TAR ci si sarebbe aspettati un’immediata risposta dell’amministrazione, invece, a quanto si vede, l’attuale maggioranza non ha preso alcun provvedimento. Ciò comporterà che i danni subiti dai cittadini saranno chiamati a risarcirli personalmente quegli amministratori e quei funzionari che non hanno ottemperato ad un ordine dei Giudici amministrativi”.

Dal canto suo Gennaro Manzo ci ha confermato quanto già dichiarato nei manifesti:

“La battaglia che ho portato avanti contro la variante al PRG di Cercola ha convinto anche il WWF e  Italia Nostra che hanno creduto nelle ragioni esposte ed hanno voluto essere coinvolte.

I giudici del TAR ci hanno dato ragione ed hanno confermato quanto detto sino ad oggi: a Cercola non si può cementificare, specialmente con uno strumento urbanistico come quello voluto fortemente dall’Arch. Montella con il consenso dell’Ing. De Luca Bossa”.

Per Manzo se si legge la sentenza si capisce chiaramente che la variante ha costituito un mezzo per arrivare a costruire in zone dove, invece, sarebbe stato vietato dal piano regolatore. “Infatti, aggiunge Gennaro Manzo – si tratta di zone di interesse pubblico dove, quindi, possono essere edificate soltanto scuole, chiese, caserme, parchi pubblici, ecc.”.

Sulla sentenza del Tar il leader del Popolo di Cercola ha aggiunto: “I giudici ci hanno dato ragione, ma il comune non sembra intenzionato a rispettare la sentenza.

Ad oggi, non sono state revocate le concessioni e non sono state notificate le ordinanza di abbattimento per le opere già realizzate o che si stanno ancora realizzando: infatti, non sono state neppure emesse le ordinanze di sospensione dei lavori.

Ho paura che si stia cercando un modo per sanare le opere già realizzate: si tratterebbe di un grave danno per i cittadini di Cercola e una grave lesione alla democrazia, perché passerebbe il concetto che, dove vi sono forti interessi economici, è possibile aggirare la legge.

E’ bene che i cittadini sappiano che, nonostante la sentenza del TAR, il Comune non ha preso alcun provvedimento e continua a fare finta di niente”.

Angela Del Gaudio

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