Napoli: sequestrato un deposito abusivo di materiale ferroso e rame dalla Polizia Ferroviaria

rame depositoNel corso dell’attività incessante tesa ad arginare il  diffuso fenomeno dei furti di rame ed a conclusione di una articolata attività investigativa, personale della Squadra Giudiziaria del Compartimento di Polizia Ferroviaria, diretta dal Vice Questore Dr. Stefano Valletta, nelle giornata di ieri, è intervenuto in un sito ubicato in via Icaro – quartiere S. Pietro a Patierno– dove si aveva fondato motivo di ritenere che fosse stoccato materiale ferroso e rifiuti vari. Infatti, giunti sul posto il conduttore dell’attività, tale Miele Vincenzo, riferiva di non aver alcuna autorizzazione per lo svolgimento dell’attività che, invece, regolarmente esercitava.

In un capannone in uso al Miele si rinveniva un quantitativo enorme di materiale ferroso e di rifiuti pericolosi. In particolare venivano rinvenute circa 12 tonnellate di rame, in parte sguainato, in parte nudo ed in parte combusto; buona parte di questo materiale è stato riconosciuto, per spessore e tipologia, per quello in uso alle ferrovie sia lungo l’Alta Velocità che sulle linee storiche.

Oltre al rame, veniva rinvenuto altro materiale ferroso, nonché una grossa quantità di batterie esauste parti di motore contenenti olio e radiatori, tutti classificati come rifiuti pericolosi.

L’attività del Miele andava avanti da alcuni anni e gravi sono stati, nel corso del tempo, i danni arrecati all’ambiente circostante che verranno comunque meglio accertati successivamente con l’ausilio di tecnici dell’Arpac.

L’operazione di Polizia sopra descritta è di notevole importanza atteso che  il predetto sito era meta di numerosi ladri, italiani e stranieri, che rivendevano i materiali rubati, in particolare rame, e che successivamente venivano riciclati a mezzo di siti compiacenti ed anche in considerazione della notevole quantità di materiale sequestrato.

Il sito, d’intesa con la Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto a sequestro preventivo in considerazione del fatto che la libera disponibilità di esso avrebbe potuto aggravare o protrarre le conseguenze dei reati commessi dal Miele, che è stato denunciato per ricettazione e per violazione della legge ambientale.

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