Torre Annunziata, si lavora al rimpasto di giunta: no alla proposta di Starita

comune Torre AnnunziataBocciata dai gruppi di maggioranza la proposta del sindaco Giosuè Starita di una giunta composta da 5 parlamentari. È ancora incerta la situazione a Palazzo Criscuolo, da quando il primo cittadino ha deciso di mandare a casa gli assessori che fino all’inizio dell’estate lavoravano a suo fianco. Si continuano a rinviare di settimana in settimana le nuove deleghe, e intanto ogni proposta avanzata sembra mostrare dei punti critici. Secondo le voci di corridoio Starita, con l’intento di portare una novità in città, avrebbe voluto in giunta Marco Di Lello, Aniello Formisano e Ciro Falanga, ed altri esponenti della politica nazionale.

La lontananza dalla città di Torre Annunziata sarebbe stata il motivo per cui i gruppi di maggioranza avrebbero rifiutato la proposta. I parlamentari infatti, avendo difficoltà a essere presenti sempre a Torre Annunziata, avrebbero di fatto lasciato i loro compiti nelle mani dei consiglieri. Intanto sta per arrivare il responso della prefettura di Napoli sullo scioglimento del consiglio comunale, ed è probabile che il sindaco voglia aspettare ancora. Secondo alcune voci di corridoio comunque, Palazzo Criscuolo non sarà commissariato. Sicuramente, come ha affermato spesso Starita dopo aver azzerato la giunta, “tutte le forze politiche saranno rappresentate”.

Anche la scelta di mandare via il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Ciro Alfieri sembra nuovamente in forse. Secondo alcuni, Orgoglio e Dignità e l’UDC si starebbero nuovamente avvicinando al vicesindaco Ciro Alfieri, che se così fosse, potrebbe rientrare a far parte della giunta. Alcuni partiti di maggioranza che avevano scatenato la crisi politica a luglio a causa della “politica personale e clientelare” portata avanti da Alfieri starebbero cambiando rotta. Il Psi, i Progressisti e Democratici e l’UDC, il partito di Starita, avevano inizialmente sospeso gli incarichi istituzionali fino a che non ci sarebbe stato un rimpasto di giunta. Progressisti e Democratici e Idv hanno formato un unico gruppo consiliare e a seguire tutti gli altri partiti, che non erano più disposti ad accettare il modo di fare politica del vicesindaco.

Del resto, in caso contrario, Starita dovrebbe fare a meno di un alleato che gli è rimasto fedele, anche durante la passata amministrazione. Una volta varata la nuova giunta, il primo problema da affrontare sarà la comunicazione tra tutte le forze politiche, oltre che tra l’amministrazione e i dirigenti del Comune.

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