Giovanna De Minico presenta “Internet: regola e anarchia”. Introduce Stefano Rodotà

internetQuale è la regolazione giusta per Internet? Autoritativa o spontanea? Omogenea o differenziata territorialmente? Restrittiva o a maglie larghe? Sono questi alcuni degli interrogativi che verranno affrontati giovedì 17 ottobre in occasione della presentazione del libro “Internet. Regola e anarchia” di Giovanna De Minico, professore di Diritto Costituzionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza, pubblicato da Jovene Editore.

L’incontro si terrà presso l’Aula Magna dell’Università LUISS “Guido Carli” in via Parenzo 11 a Roma. Il pomeriggio di studio si aprirà con i saluti del direttore Antonio Nuzzo e con l’introduzione al tema del presidente Stefano Rodotà. Seguiranno le relazioni dei professori Nicola Lupo, Massimo Villone e Gustavo Visentini, a cui è affidato il compito di analizzare i vari approcci formulati dalla dottrina. Il primo, costruito dal basso verso l’alto, consente di disegnare regole rispettose delle tipicità di Internet. Il secondo, come criterio finalistico, presuppone risolta l’alternativa tra una rete orientata a vantaggio di tutti o solo di taluni. Se Internet deve essere – oltre che uno spazio aterritoriale espansivo delle libertà individuali e un’agorà per lo sviluppo di nuovi linguaggi democratici continuativi e destrutturati – anche un’occasione per equiordinare situazioni soggettive e territori che pari non sono, allora non andrà affidata all’autoregolazione incontrollata. Perché quest’ultima fletterà inevitabilmente il baricentro regolatorio a vantaggio dei poteri privati – imprese di comunicazione, fornitori di contenuti e operatori dominanti – compromettendo coesione sociale e riequilibrio territoriale.

A conclusione dei lavori sono previsti i ringraziamenti dell’autrice, Giovanna De Minico, che nel libro propone una prospettiva nuova: imperativa nell’assegnare alla self-regulation gli obiettivi dell’uguaglianza sostanziale e della espansione massima delle libertà individuali, spontanea nelle modalità attuative dei fini. Il tentativo è tenere insieme equità e libertà nel rispetto, ove possibile, delle diversità culturali dei netizens, cittadini nel mondo virtuale di un paese che non conosce confini.
Per maggiori informazioni sull’evento è possibile contattare la Segreteria organizzativa dellaFondazione Bruno Visentini all’indirizzo di posta elettronica info@fondazionebv.eu.All’incontro sarà presente l’editore.

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