Il grasso o tessuto adiposo viene essenzialmente distinto in sottocutaneo e viscerale; Il grasso viscerale noto anche come grasso addominale è la parte di tessuto adiposo concentrata all’interno della cavità addominale e distribuita tra gli organi interni ed il tronco. Il grasso viscerale si differenzia da quello sottocutaneo concentrato nell’ipoderma (lo strato più profondo della cute) e da quello intramuscolare, che è invece distribuito tra le fibre dei muscoli.
Una certa quota di grasso viscerale è fisiologica; quando tale quota è eccessiva e supera determinati livelli si parla di obesità addominale O ANDROIDE che è prevalentemente tipica del sesso maschile e viene associata a una distribuzione del tessuto adiposo concentrata particolarmente nelle regioni addominale, cerviconucale, dorsale e toracica; questa tipologia di obesità si differenzia da quella ginoide, di prevalenza femminile nella quale il tessuto adiposo tende a concentrarsi soprattutto nella metà inferiore dell’addome e nelle zone glutee e femorali.
Si è infatti osservato che la loro influenza sul rischio cardiovascolare è diversa e che l’obesità addominale risulta essere più pericolosa. Un eccessivo accumulo di grasso viscerale rappresenta un importante fattore di rischio sia relativamente alle patologie che interessano l’apparato cardiovascolare sia relativamente al diabete di tipo 2.
Un esame semplice che ognuno può eseguire per valutare la propria soglia di rischio è la misurazione della circonferenza della vita, confrontando successivamente le proprie misure con quelle ottenute dagli studi scientifici.
Un alto rischio per la salute è determinato dalla presenza di una circonferenza della vita superiore a:
101 cm per gli uomini;
88 cm per le donne.
Se in seguito alla rilevazione di tali misure antropometriche la circonferenza della vita dovesse risultare superiore ai valori menzionati si dovrebbe iniziare subito a perdere peso; non in modo drastico ma riportando i valori alla norma.
Vincenzo Ciaravolo
Nutrizionista