Sono Partenope Napoli, Techmania Bellizzi e Donato Avenia Agropoli le regine indiscusse del campionato di serie C regionale. Dopo sei giornate, sono appaiate a punteggio pieno (12 punti) in vetta alla classifica.
Come pronosticato alla vigilia, la Partenope, nell’ultimo turno, ha avuto vita facile contro la Megaride Napoli, facendo suo 66-80 il derby cittadino e preservando la propria imbattibilità.
Ha avuto vita facile anche il Techmania Bellizzi, vittorioso 61-74 sul campo del S. Nicola Cedri. Coach Ferrara si gongola i suoi ragazzi, scesi in campo e andati tutti a punti in Terra di Lavoro, legittimando il successo. «Non abbiamo disputato una grande gara – ha dichiarato il tecnico picentino – ma abbiamo vinto lo stesso e questa è la cosa importante».
A senso unico la sfida tra Donato Avenia Agropoli e Meomartini Benevento, vinta dai cilentani 89-41. «Mi è piaciuto l’approccio alla partita dei miei ragazzi – ha spiegato coach Lepre – e come abbiamo lavorato in contropiede. Ho fatto rifiatare qualcuno e dato spazio a chi gioca di meno».
La prima delle inseguitrici è il C.A.P. Nola, vittorioso 66-61 su una Cesarano Scafati ormai in crisi (terzo stop stagionale) e con lo staff tecnico in discussione. «E’ stata una prova di carattere – ha detto il coach gigliato Tufano – che mostra la nostra crescita mentale e agonistica. Il gruppo sta crescendo».
Il big match della sesta giornata è stato però il derby salernitano tra Lincargas Sarno e Delta Salerno. Il punteggio di 65-54 ha premiato i primi, che, senza grossi affanni, hanno conquistato il successo. «Sono contento della prova tattica e tecnica dei miei ragazzi – ha ammesso coach Corrado – che hanno rispettato il piano gara, limitando l’attacco avversario». Meno soddisfatto il coach salernitano, Caccavo: «Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile. L’infortunio di Balestrieri ci ha condizionato. Mi aspettavo una reazione diversa».
Si segnala, infine, il successo casalingo 67-62 del C. E. Barra sulla Virtus Arzano (fanalino di coda) e la sconfitta 64-53 della Simec Portici sull’ostico parquet della Virtus Piscinola.
Antonio Pollioso