Un incrocio pericoloso, il manto stradale scivoloso e l’immane tragedia che si consuma. Due donne, Annunziata Cascone e Anna Rugirello, rispettivamente di anni 51 e 20 finiscono nel Sarno. La loro auto, impattata prepotentemente da una Fiat modello Punto di colore scuro, esce di strada e cade nelle melmose acque.

Al momento le donne sono ancora disperse. Le ricerche continuano a ritmo frenetico e vedono coinvolto un imponente presidio di forze dell’ordine. L’unità sommozzatori dei militari dell’Arma sta scandagliando il fondo del fiume in ogni dove spingendosi in direzione della foce in località Rovigliano.

Sono ore d’angoscia. Momenti in cui si raccolgono le testimonianze della gente accorsa sgomenta sul posto. La sensazione dei più è che in quel tratto di strada ci sia davvero un serio problema di manutenzione. Diversi residenti ci hanno fatto notare come il parapetto posto a margine della sponda sia quasi del tutto inesistente e assolutamente non all’altezza di delimitare il confine di un fiume.

“A casa mia ho un muro di cinta con una ringhiera cento volte migliore di questa” esordisce così un ragazzo residente alla via Ripuaria indicandoci il punto esatto dell’incidente. “Non capisco ancora di chi sia la competenza sulla manutenzione in questo tratto di strada. C’è chi dice del Comune di Pompei e chi, invece, della provincia. A me che vivo in questa strada interessa poco e credo che valga lo stesso per tutti gli altri che abitano qui. Basta perdere tempo ad appurare le competenze. Chiediamo che il fiume Sarno venga messo subito in sicurezza, parapetto incluso. E vogliamo altresì che si provveda all’ opportuna pulizia delle sponde invase da una fitta ed incolta vegetazione”.

Sfogo legittimo di un giovane esasperato dai continui incidenti in prossimità del maledetto incrocio. Solo pochissimi giorni fa un’altra auto con a bordo tre ragazze, era balzata nelle acque del fiume.

Al momento Annnunziata Cascone e Carla Ruginiello risultano ancora disperse. Una loro conoscente riferisce: ” Nunzia stava accompagnando Carla alla stazione ferroviaria. La ragazza doveva prendere il treno per andare a Napoli all’università. Siamo sconvolti. E’ una tragedia. Ci auguriamo che quanto prima possano essere recuperata, vogliamo sperare che possano essere ancora in vita. Sappiamo che è un’ipotesi che diventa sempre più lontana ogni minuto che passa. Ma noi non vogliamo arrenderci e confidiamo nel Signore”.

Parole toccanti che lasciano il posto anche ad una riflessione seria sullo stato di conservazione del Sarno, che detiene il triste primato di fiume più inquintao d’Europa. Le ricerche continuano e la speranza è l’ultima a morire. Ma è giunta forse davvero l’ora che le autorità competenti si attivino per porre rimedio a quella che sembra essere diventata un’emergenza manutenzione.

Seguiremo da vicino i prossimi sviluppi di questa assurda vicenda.

Marianna Di Paolo

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