Arte, fede e cultura si incontrano ogni domenica ai Girolamini, meraviglioso complesso napoletano costituito dalla Chiesa monumentale, dalla Quadreria e dalla Biblioteca.
Gli storici dell’arte dell’associazione “Cultura Felix“ organizzano, nei fine settimana, una serie visite guidate, alla scoperta della chiesa, del chiostro maiolicato, del chiostro degli aranci e della Pinacoteca.
Il cuore della visita è rappresentato dalla Basilica, suddivisa in tre navate su pianta a croce latina, straordinario esempio di ricchezza decorativa barocca, interamente rivestita di marmi policromi e stucchi dorati.
Tra tanti capolavori pittorici, spiccano i quadri di Luca Giordano, il maggior esponente del barocco napoletano. Esclusa dalla visita rimane la splendida biblioteca, ancora sottoposta a sequestro giudiziario dopo le tristi vicende dello scorso anno legate al furto dei volumi.
La riapertura del complesso dei Girolamini, lasciato per lungo tempo in uno stato di incuria e abbandono, è stata resa possibile, esattamente un anno fa, grazie all’entusiasmo e all’impegno del Curatore Umberto Bile, persona dalle grandi doti umane e professionali, che ha lasciato una impronta forte e significativa ed un grande esempio di competenza, professionalità, dedizione e passione per l’arte.
L’ampio complesso dei Girolamini fu fondato nel 1575 dai Padri Filippini Oratoriani provenienti dalla chiesa di S. Girolamo alla Carità di Roma ed è costituito dalla Basilica, dall’oratorio dell’Assunta, detto degli artisti, dalla Cappella dei Dotti, dalla Cappella dei Bambini, dalla Quadreria, dalla biblioteca e dai due chiostri. L’enorme complesso religioso, tra i più attivi dal punto di vista sociale e pastorale nel periodo successivo al Concilio di Trento, occupava un’intera insula del centro storico di Napoli tra Via Duomo e Via Dei Tribunali.
Di straordinario interesse e bellezza risultano due statue poste ai lati dell’altare scolpite nel 1784, gli Angeli reggifiaccole di Giuseppe Sanmartino, lo scultore noto per il Cristo velato della Cappella Sansevero. Gli angeli, “prestati” al museo di Capodimonte nel 1979, sono finalmente ritornati, a giugno scorso, dopo 34 anni, nel loro luogo di appartenenza.
Nella visita guidata è compresa anche la Quadreria, la pinacoteca che ospita capolavori di artisti napoletani, ma anche molte opere di pittori emiliani, toscani e romani. Tra i quadri cinquecenteschi spiccano le opere di Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio, tra quelle seicentesche quelle di Battistello Caracciolo e di Jusepe de Ribera.
L’iniziativa mira a coinvolgere un pubblico sempre più ampio, con l’intento di dimostrare che una domenica trascorsa alla scoperta di tanti tesori d’arte può rivelarsi un momento d’incontro piacevole e coinvolgente, e insieme un’occasione preziosa per approfondire le proprie conoscenze sul patrimonio artistico della città.
Agnese Serrapica