Una ventata di successo riapre le grandi aspettative dell’Amira in Campania

Da sinistra Giuseppe Di Napoli, Mattia Orlando e Giuseppe Fraia
Da sinistra Giuseppe Di Napoli, Mattia Orlando e Giuseppe Fraia

E’ ripartito  con un immenso slancio di passione, unito anche a grande professionalità e volontà di emergere, l’impegno di prosecuzione della professione dell’Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi, attualmente condotta a Napoli dal fiduciario Giuseppe Fraia, direttore generale di Villa Lucrezio a Posillipo.

In uno degli splendidi saloni messo a disposizione da Villa Lucrezio, lo storico locale di Napoli, dal quale si gode lo spettacolo visivo del panorama a 360°,  che completa qualsiasi cerimonia che in questa struttura si svolge, preferita oltre che per il servizio di gran stile e precisione, anche per la eccellente cucina di cui è artefice Arturo Fusco che è anche presidente per Napoli dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani, si è svolta la prima gara per “L’arte del flambè” dopo la formazione del nuovo direttivo del sodalizio campano. Da qualche mese infatti il Cavaliere Giuseppe Di Napoli, che ininterrottamente per 42 anni, in pratica subito dopo il nascere dell’Amira, avvenuta nel  1955 su idea del Commendatore Guido Ferniani, direttore di sala del ristorante Savini di Milano, è stato fiduciario della sezione napoletana, ha sentito la necessità di dimettersi per passare le consegne ai più giovani che hanno insistito tanto per fargli continuare l’opera svolta per tanti anni. Da grande saggio e nell’interesse  dell’associazione che nel meridione prese vita proprio con lui, Di Napoli che ha tenuto l’incarico di fiduciario, anche nel periodo in cui ha svolto l’incarico di tesoriere  nazionale Amira ed ha riscosso sempre successi nell’impegno da lui assunto unitamente a quello portato avanti per anni dalla consorte Lina Caiazzo in favore delle Amirine, ha desistito dalle pressioni di tanti che lo volevano ancora fiduciario per i motivi sopra citati. Il grande maestro della ristorazione Giuseppe Di Napoli, che lo scorso anno ha ricevuto una targa di meriti, di nuova istituzione nell’Amira, donata dal Presidente della Repubblica Italiana e che quest’anno ha ricevuto ancora il nuovo premio di cavalierato di Santa Marta (protettrice degli albergatori e dei maîtres), appena istituito per i più meritevoli soci, ha inteso dare spazio ai più giovani per una migliore continuità e sviluppo dell’associazione, pur restando sempre a loro fianco e dando un grande contributo di esperienze ed insegnamenti.

Il nuovo direttivo Amira -Napoli, composto dal Fiduciario Giuseppe Fraia e dal Vice Fiduciario e Addetto Stampa Nello Ciabatti e che ha come Tesoriere  Vincenzo Aulitto, Segretario Raffaele Cuccurullo, Addetto alla Formazione Flavio Amirante, Maestro dei Vini Michele Orlando e Vincenzo Minervino quale curatore sito  http://www.amiranapoli.it/, dopo un necessario periodo di riorganizzazione della segretaria ha dato sviluppo alla sua nuova attività.

Dapprima  lunedì 11 novembre all’Arcadia Restaurant di Quarto, ha organizzato un incontro vertente sul tema “il Vino Novello”,  mentre il 18 novembre si è svolto un nuovo incontro di aggiornamento professionale argomentato sul tema “l’Arte del flambé” a cui è seguita una gara fra i giovani che è stata esemplare per la vita futura che l’Amira Napoli ed i suoi iscritti  vogliono avere in questo settore.

Partendo dalla perfetta organizzazione dell’evento, si è passati alla presenza in giuria di tre Grandi Maestri dell’Amira che con i loro collari in verde con oro e medaglione, da incudere quasi timore, hanno, invece, stimolato i giovani alla sentita partecipazione alla gara, visibile dal loro tremare di mani, ma con un grande spirito agonistico al tempo stesso. I tre Maestri, dal presidente di giuria Giuseppe Di Napoli a Antonio Ruggiero con Gaetano Marchese, che sedevano al suo fianco, insieme al Maestro di vini Luigi Sannino e al giornalista Giuseppe De Girolamo, esperto di enogastronomia, nonché Prefetto per la Campania dell’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, hanno osservato attentamente i nove concorrenti, fra cui una amirina, che hanno elaborato, nel categorico tempo di 15 minuti un piatto alla “Lampada” con tema dessert, ne hanno gustato le presentazioni, i sentori olfattivi che possedevano i piatti presentati ed i gusti, determinando il vincitore della kermesse. Con le sue “Crêpes alla birra farcite con bufala e pera” Mattia Orlando si è aggiudicata la “Lampada d’argento”, che il presidente nazionale dell’Amira Carlo Hassan, ha inviata come premio offerto per il vincitore della competizione.

Una prossima assemblea di sezione avrà luogo il 3 dicembre, alle ore 16.00, presso l’Arcadia Restaurant di Quarto, al quale seguirà alle ore 18.00 circa, un altro incontro di aggiornamento che tratterà il tema della spumantizzazione dal titolo “Le Bollicine”.

Il tutto, mentre giunge il giorno 18, con un incontro dei soci e familiari per il tradizionale scambio di auguri per la prossime festività, ma questa è solo la programmazione per il 2013, perchè una grande evoluzione dei lavori e delle attività dell’Amira napoletana esploderà con il 2014, anche con la scelta dei quattro maîtres professionisti, più un giovane iscritto, da inviare alle prefinali nazionali del concorso che l’Associazione annualmente organizza e che si svolgeranno al Sigep-Rhex, in programma dal 18 al 22 gennaio alla Fiera di Rimini.

C. L.

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