Il generale Giovanni Nistri direttore generale del Progetto Grande Pompei

nistri 2Giovanni Nistri, generale dei carabinieri, è la persona ritenuta adatta a gestire i cantieri di restauro per gli Scavi di Pompei. Lavori di restauro del Progetto Grande Pompei da avviare in tutta fretta per non perdere i 105 milioni di euro finanziati dalla Comunità Europea con la necessità di vigilare sugli appalti per garantire ciò che tutti si aspettano: massima trasparenza e assoluta lontananza dalle maligne aspirazioni della camorra.

Dopo un braccio di ferro lungo due mesi e tanti nomi ‘bruciati’, la scelta definitiva è arriva a sorpresa con l’ufficializzazione di Gianni Nistri, l’uomo che ha riportato in Italia il cratere di Eufronio insieme a tanti altri capolavori, comandante dei Carabinieri per la tutela patrimonio culturale dal 2007 al 2010 con i ministri Rutelli e Bondi.

Al suo fianco ci sarà lo storico dell’arte e direttore regionale per l’Abruzzo Fabrizio Magani, uomo che aveva rappresentato la prima scelta del ministro Bray, che lo ha apprezzato nella gestione dei cantieri di restauro dell’Aquila. Due persone ”che riusciranno a vincere insieme questa ambiziosa sfida che abbiamo voluto lanciare su Pompei”, assicura a Napoli il ministro Bray, i soldi ci sono, dice, ”ora si tratta di mettere in campo le forze migliori per raggiungere i risultati”. La forza servirà.

Perché i nodi che aspettano al varco il nuovo dg e i compiti che gli sono affidati dalla legge sono di quelli da far tremare i polsi. A cominciare dai 39 cantieri di restauro che vanno conclusi e rendicontati entro il 2015 per non perdere i finanziamenti ottenuti dall’Unione Europea (al momento ne sono partiti solo cinque) e poi il piano strategico che dovrebbe rilanciare l’intera area, facendo finalmente migliorare l’accoglienza e decollare il turismo nel sito che il mondo ci invidia più di ogni altro.

A Pompei bisogna tornare a garantire la manutenzione ordinaria e migliorare l’accessibilità del sito, ma serve anche mettere d’accordo le tante realtà locali per la valorizzazione del contesto che circonda gli scavi. Oltre che attrarre investimenti e donazioni dei privati, un’altra delle leve su cui puntano con la nuova legge Valore Cultura, Bray e il governo Letta. Uomo colto e soprattutto molto esperto in materia di beni culturali, laurea in legge e tesserino di avvocato in tasca insieme con quello di pubblicista, il generale di divisione Gianni Nistri, che ha 57 anni e attualmente è al comando della scuola ufficiali carabinieri, è ritenuto molto di più che un uomo d’ordine e gode di stima trasversale. Tra i tanti risultati della sua già corposa carriera il recupero dei Nostoi, i capolavori restituiti da musei americani che poi vennero esposti al Quirinale e, nel 2009, le restituzioni del Museo di Cleveland, tra cui spiccava la commovente croce in rame del XV secolo, rubata dalla chiesa di Trequana, paesino in provincia di Siena.

Tanti i commenti: “In questi anni a Pompei abbiamo visto all’opera generali dell’Esercito, vertici della Protezione civile, ora e’ il turno dei Carabinieri: ma un manager mai?”.
Cosi’ Marco Di Lello, presidente dei deputati Psi e capogruppo in Commissione Cultura sulla nomina del generale Nistri a direttore generale degli scavi di Pompei. “Auguri sinceri al generale – conclude Di Lello – ne avra’ bisogno”.

Il presidente della commissione Cultura della Camera e ex ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan, si congratula in una nota con il generale dei Carabinieri Giovanni Nistri e con il direttore regionale dei Beni culturali e paesaggistici d’Abruzzo, Fabrizio Magani, per “il prestigioso incarico” che hanno ricevuto nell’ambito del Grande Progetto Pompei. A Nistri, designato direttore generale, e a Magani, vice direttore, Galan augura “un sincero buon lavoro”.
L’esponente di FI poi aggiunge: “Pompei, uno dei siti archeologici piu’ preziosi e rappresentativi del nostro patrimonio, e’ stato, purtroppo, al centro di inqualificabili polemiche e strumentalizzazioni. La disponibilita’ dei fondi europei, l’attenzione di tutto il mondo culturale internazionale, le tanto attese nomine del direttore generale e del vice direttore del ‘Grande Progetto Pompei’ spero chiudano definitivamente controversie sterili ed aprano la strada ad una gestione del sito concreta, ottimizzante, in un’ottica realisticamente improntata alla sua doverosa valorizzazione”.

Palazzo Chigi informa ancora che “Direttore e vicedirettore lavoreranno con l’impegno di mettere in sicurezza e riqualificare uno dei siti archeologici più importanti del mondo, insieme agli enti locali, le associazioni, le università e il Gruppo di lavoro per la legalità e la sicurezza del Progetto Pompei, e per trasformare l’area in uno dei poli di attrazione di punta del turismo italiano”.

 

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