Bicentenario per il Museo Zoologico di Napoli

museo_zoologicoEra il 1813 quando il francese Gioacchino Murat Re di Napoli, cognato del famigerato Napoleone Bonaparte, istituì il Regio Museo Zoologico dell’Università. Nello stesso periodo, nella lontana Inghilterra, un bambino di nome Charles Darwin muoveva i primi passi: il mondo ancora ignorava la rivoluzionaria teoria dell’evoluzione per selezione naturale.

A Napoli, tuttavia, già da lungo tempo la passione per la Zoologia e le altre Scienze Naturali ferveva nell’animo dei ricercatori. In questa città nel XVI secolo il naturalista Ferrante Imperato organizzò una straordinaria raccolta di reperti naturali, precursore dei moderni musei, con l’intento di studiarli a scopi terapeutici. L’atto costitutivo murattiano fu, dunque, un passo decisivo lungo una strada selciata  di grande tradizione.

A riprova di quanto appena affermato anche l’elefante simbolo del Museo Zoologico. Lo scheletro esposto ha, infatti, circa 60 anni più del museo e appartiene a un maschio di elefante indiano vissuto a Napoli nel Settecento. Il Re Carlo di Borbone lo ottenne nel 1742 dal sultano turco ottomano Maometto V in cambio di tavole di marmo pregiato. L’animale fu tenuto nella Reggia di Portici e sopravvisse fino al 1756. Alla morte le spoglie del pachiderma, opportunamente preparate, furono inizialmente esposte al Museo Borbonico (attuale Museo Archeologico Nazionale) e successivamente trasferite nel 1819 nell’attuale sede.

Proprio la straordinaria storia dei reperti conservati rende il Museo di Napoli unico al mondo. Lo studio degli esemplari contribuisce: a ricostruire il percorso intellettuale di importantissimi scienziati come Giuseppe Saverio Poli, Stefano delle Chiaje, Oronzo Gabriele Costa – solo per citarne alcuni – che grande rilievo hanno avuto nel progresso del sapere; ed è fondamentale per decifrare i cambiamenti ambientali avvenuti nel corso degli anni, di straordinaria importanza è, in tal senso, per noi napoletani l’esemplare di foca monaca del Mediterraneo, l’animale in vita nuotava nelle acque del Golfo di Napoli.

La giornata studio, organizzata per festeggiare l’importante anniversario, prevede un ricco e intenso programma che darà modo ai partecipanti di riscoprire questo eccezionale luogo del sapere. Per gli appassionati di Scienze Naturali l’appuntamento è fissato per giovedì 12 dicembre 2013 alle ore 9.00, presso i locali espositivi di via Mezzocannone 8, per la rituale registrazione dei partecipanti.

Un’ora dopo il simposio sarà aperto dai saluti di Massimo Marrelli rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e delle numerose autorità, tra cui spiccano i nomi di: Massimo Bray ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Stefano Caldoro presidente della Regione Campania e Luigi De Magistris sindaco di Napoli.

Svolti i convenevoli istituzionali il convegno entrerà nel vivo con le conferenze a tema, previsti prestigiosi interventi di numerosi studiosi, ricercatori nazionali e internazionali.

Alle ore 11.00 la prima sessione di lavoro presieduta dal prof. Gerardo Gustato; particolarmente atteso l’intervento del biologo Francesco Petretti, volto noto della divulgazione naturalistica per la partecipazione al fortunato programma televisivo di Rai 3 Geo, che esporrà l’argomento “Dalle sale del Museo agli schermi televisivi: il viaggio dell’informazione zoologica”. La sessione mattutina si concluderà con la visita al Museo Zoologico guidata dalla dott. Roberta Improta.

Alle 14.40 la seconda sessione, presieduta dal prof. Benedetto Vertecchi, in cui spicca l’intervento del ricercatore Ilya Temkin dello Smithsonian Institution, National Museum of Natural History di Washington, che discuterà degli importanti studi sulle conchiglie fatti, nell’Ottocento, dal naturalista napoletano Giuseppe Saverio Poli. La figura dello studioso sarà ulteriormente approfondita dalla ricercatrice Maria Toscano, dell’Università degli Studi L’Orientale, con la conferenza “Il Museo Poliano e l’interesse per la zoologia a Napoli tra Sette e Ottocento”.

Da segnalare anche i lavori delle studiose Marielva Torino dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Enrica Stendardo del Liceo Statale Mazzini di Napoli e Rossella De Ceglie dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, i cui interventi ricorderanno le rilevanti figure dei naturalisti Stefano delle Chiaje, Ferrante Imperato, Oronzo Gabriele Costa.

La giornata studio terminerà alle ore 17.40 con l’intervento della ricercatrice Fiorella Liotto della Stazione Zoologica Anton Dohrn; per maggiori e più dettagliate informazioni, sulle conferenze e i relatori, è possibile consultare il programma completo al seguente link: Bicentenario Museo Zoologico.

Ferdinando Fontanella
Twitter: @nandofnt

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