Amarcord: Sua Maestà Rudy Krol

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Il mondo calcistico ricorderà senz’altro Rudy Krol, difensore della nazionale olandese ai tempi di Johan Cruijff, uno dei protagonisti della squadra dal calcio totale che arrivò alla finale Mondiale del 1974. L’Olanda, sebbene sconfitta in quella gara dalla Germania, rivoluzionò il modo di giocare al calcio in Europa. Krol di quella squadra fu il vero principe della difesa, tanto che il nostro telecronista Bruno Pizzul si rivolgeva a lui dicendo: “Sua Maestà Rudy Krol” ! Ciò in virtù dell’eleganza, visione di gioco e spiccata personalità di questo splendido calciatore. Dopo l’epopea Ajax ed un passaggio nel campionato canadese con i Vancouver Whitecaps, Rudy Krol nel 1980, a trentun anni, venne acquistato dal Napoli. Qualche tecnico dell’epoca ritenne l’acquisto un errore d’inesperienza del giovane direttore generale Antonio Juliano. Gli scettici credettero che Krol fosse venuto a Napoli soltanto per il robusto ingaggio, senza velleità o ambizioni. Si creò, invece, nel tempo un’alchimia tra il corazziere olandese e la passionale tifoseria napoletana. Rudy Krol, a Napoli, fu ammirato ed idolatrato grazie alla tecnica sopraffina che gli permetteva di comandare la difesa e di impostare le azioni d’attacco con lanci lunghissimi di estrema precisione. Elegante e corretto in difesa, tranquillo e pulito negli interventi, usciva austero, palla al piede, dall’area di rigore, alzava lo sguardo e pennellava lanci di 50/60 metri che si adagiavano sui piedi del compagno d’attacco. Ammirazione totale. Claudio Pellegrini, modesto attaccante di quella squadra, fu uno dei principali beneficiari di quei lanci tanto da diventare uno dei goleador dell’epoca. Rudy Krol restò a Napoli per 4 anni, con 107 presenze ed un gol all’attivo. Il Napoli, organico modesto, con l’olandese in squadra, ottenne in quel periodo un terzo e quarto posto in campionato. Ciò che i napoletani non dimenticheranno mai e che tuttora raccontano ai giovani, è l’eleganza del portamento di Krol, in campo e nella vita quotidiana. Il suo “charme” è rimasto scolpito nella mente di un’intera generazione. Sua Maestà Rudy Krol, il “pibe de oro” Diego Armando Maradona ed il nostro Totonno Juliano, sono stati i calciatori più amati e venerati di tutta la storia calcistica napoletana.

Annibale Nuovanno

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