Volla, il consigliere Viscovo con un comunicato parla della Tarsu 2013

Con il seguente comunicato stampa il consigliere comunale di opposizione Andrea Viscovo, fa sentire la sua opinione sulla questione Tarsu, argomento del giorno a Volla dopo la consegna ai cittadini vollesi della richiesta di pagamento, diversa dagli altri anni.

Il consigliere Andrea Viscovo
Il consigliere Andrea Viscovo

In questi giorni ai cittadini vollesi sta arrivando la richiesta di pagamento della TARSU 2013. In particolare è arrivata con la possibilità di effettuare il pagamento in solo due rate quando per il passato le rate sono sempre state quattro.

Oltre tale inspiegabile ed riduttiva dilazione, come quasi tutte le cose vollesi degli ultimi tempi c’è sempre il ridicolo che incombe. Infatti, la richiesta è stata spedita il 30 dicembre ma invita i cittadini a pagare la prima rata entro il 16 dicembre e la seconda entro il 16 gennaio!!! Come dire la spediamo a metà così qualche ingenuo ce la paga tutta insieme… o meglio chi se ne frega dei cittadini qua i conti non tornano!!!

A molti cittadini peraltro non è proprio arrivata, con la conseguenza che oltre la scadenza potranno essere applilcate more o spese aggiuntive in quanto i bollettini non arrivano in tempo per colpa di passaggi di mano, di nuove società e servizi balbettanti con il conseguente mancato incasso da parte del Comune di denaro contante!!!

Tuttavia, il ridicolo non bastava, si è aggiunto infatti lo sbeffeggiamento!!! “Il tributo, dice qualche esponente della maggioranza, può essere pagato a rate”.  … In effetti tale soluzione può essere scelta dai contribuenti dal momento che la Tarsu è piuttosto salata (forse una delle più salate d’Italia) se si versa in condizioni di difficoltà e se si invia la richiesta al Comune. Ma come mai questa possibilità non viene accennata ai cittadini nella lettera inviata e sottoscritta dai funzionari del Comune? Dove era la maggioranza che dovrebbe dare le direttive in tali situazioni con il suo assessore? O meglio dove era l’assessore? O forse è stato l’assessore a dare queste direttive senza ascoltare la sua maggioranza?

A ciò aggiungerei altre domande ingenue: com’è possibile un simile ritardo? Chi è incaricato della riscossione pagherà una penale per il disservizio? La faccenda si ingarbuglierà con l’arrivo della Tares?

Un vero e proprio rompicapo, insomma.

Chi amministra ha il compito di controllare e verificare che ai cittadini siano fornite prestazioni adeguate e che non vi siano tali disservizi. Un buon amministratore non deve essere autoreferenziale e scaricare su gli altri la responsabilità, deve cooperare per assicurare il buon andamento della cosa pubblica.

Buon andamento che da quando l’amministrazione Guadagno/Navarro/a si è insediata sembra non essere più un principio costituzionale. Io suggerisco di mettere da parte i personalismi  e collaborare quantomeno al fine di  non arrecare pregiudizi all’ente.

Avv. Andrea Viscovo

 

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