Terra dei Fuochi, l’europarlamentare Rivellini: “evitare l’affare bonifiche dopo l’affare rifiuti”

Bianca D'Angelo alle elezioni reginali del 2010L’eurodeputato Enzo Rivellini (FI/PPE) ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla Terra dei Fuochi: “Con gli esposti alla Procura, alla Corte dei Conti, al ministro Lorenzin e al governatore Caldoro cerchero’ di chiarire l’oscura vicenda della Terra dei Fuochi anche per evitare che dopo l’affare rifiuti che ha arricchito tanti e beffato tutti i cittadini campani la stessa cosa accada con l’affare bonifiche.

 

La vicenda sinteticamente e’ questa: a) nel 2004 nell’ambito del progetto PON Sicurezza Il Ministero dell’interno ha radiografato con il sistema MIVIS il territorio del Sud Italia da un’altezza di 2500 metri con una spesa di circa 50 milioni di euro; b) nel 2007 nell’ambito del progetto LARA e’ stato radiografato da 1500 metri il territorio dei Regi Lagni (praticamente la Terra dei Fuochi).

Quindi poiché con queste radiografie vengono rilevate con colorazioni differenti anomalie del sottosuolo si poteva già’ 10 anni fa confrontare le dichiarazioni dei pentiti, le risultanze delle commissioni parlamentari d’inchiesta e precisamente identificare i luoghi dove si erano sversati rifiuti tossici procedendo alle bonifiche ed evitando di costruire scuole, case ed ospedali sui rifiuti tossici. Per lo screening sanitario ci sono state colpevoli omissioni che riassumo:1)  L’otto giugno 2007 protocollo 545/SP presentai, all’epoca da Consigliere regionale della Campania, unitamente al collega Polverino, un’interrogazione per chiedere quali fossero le iniziative dell’Assessorato alla Sanità per salvaguardare la salute dei cittadini della “Terra dei Fuochi”;2) L’Assessore Montemarano mi rispose che: a) avrebbero istituito un Osservatorio Regionale sulla Sicurezza Alimentare, cosa effettivamente fatta ma che ad oggi non è dato sapere che risultati ha raggiunto; b) avrebbero attuato il miglioramento dei sistemi informatici esistenti, che ad oggi visti i risultati è praticamente inesistente;  c) avrebbero attivato il Registro regionale dei Tumori che ad oggi non è stato istituito tranne che per occasionali iniziative in alcune Asl della Campania; d) avrebbero attuato la definizione di un sistema di sorveglianza ambiente/salute a tutt’oggi inesistente;3)  A seguito di un mio pressing, spinto dalla popolazione locale, l’allora Asl Napoli 2 deliberò l’affidamento all’Istituto Negri di Milano di un primo screening per solo 50 puerpere (l’analisi sul latte materno è un indicatore molto forte per rilevare la diossina presente nell’organismo) vista la carenza di risorse disponibili (appena 75mila euro); 4)  Nell’approvazione del successivo bilancio regionale anno 2008 dopo un feroce ostruzionismo durato ininterrottamente giorno e notte dal 27 dicembre al 31 dicembre 2007 (presentai 3mila emendamenti e potevo parlare per ognuno di questi 45 minuti) riuscii a far approvare lo stanziamento di 400mila euro per le Asl Napoli 2 e Napoli 4 per lo screening sanitario gratuito delle popolazioni della “Terra dei Fuochi”.

Quindi le considerazioni da fare sono queste: A) che fine hanno fatto i 400mila euro stanziati dalla Regione Campania nel 2008 visto che neanche uno screening sembra sia stato fatto e nessuno dei punti promessi dall’allora Assessore Montemarano (registro tumori, ecc.) e’ stato attivato? B) Benissimo gli emendamenti sulla Terra dei Fuochi ma il Ministro Lorenzin non ci continui a prendere in giro affermando che le malattie tumorali dipendono da scorretti stili di vita o dichiarando di darci 75 milioni di euro. Di fatti questi sono solo le somme per l’estensione dal ticket sanitario e sono solo una parte delle risorse mancanti alla Campania perché’ nel riparto del Fondo del sistema sanitario nazionale ai cittadini di questa regione vengono dati stanziamenti non per numero di abitanti ma per indice di anzianità’ senza considerare fattori esterni come quello ambientale.

Infine mi sembra sia diventata di moda la questione Terra dei Fuochi e tutto questo serva solo ad alimentare una grande confusione.  Non si spendano ulteriori somme per indagini che già’ esistono ma solo per lo screening sanitario gratuito, per il registro regionale tumori, ecc., per una corretta pubblicità’ dei prodotti agro-alimentari campani che sono di qualità’ e garantiti e per aiutare gli imprenditori della Campania, magari con esenzioni da tasse regionali e nazionali, che stanno subendo danni enormi. Spero infine che i colpevoli delle dimenticanze vengano colpiti”.

 

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