Pompei, Civita Giuliana. Comodato d’uso gratuito della cappella Madonna dell’Arco all’ente comunale

Il Pontificio Santuario delle B.M.Vergine di Valle di Pompei affida, al Comune di Pompei, la storica cappella della Madonna dell’Arco di Civita Giuliana. La formula giuridica scelta è quella del comodato ad uso gratuito per vent’anni. Si tratta di un partenariato sottoscritto fra le parti, che s’inserisce nel contesto dei progetti di valorizzazione territoriale finanziati con fondi Por Campania Fser  2007-2013.chiesa-civita-giulina-300x238

Con delibera di giunta comunale del 14 marzo 2013, il partenariato è diventato cosa fatta. Il protocollo d’intesa è stato siglato fra le parti, nelle figure dell’ex sindaco di Pompei, avv. Claudio D’Alessio e di S.E. Tommaso Caputo, in qualità di legale rappresentante per il Santuario della B.M. Vergine di Valle di Pompei.

Le condizioni dell’accordo sono precise ed incontrovertibili. Per la tutta la durata del comodato (20 anni) il Comune di Pompei si fa carico dei costi di gestione della cappella.

All.art. 6 del protocollo d’intesa si legge infatti: “tutte le opere di ordinaria e straordinaria manutenzione e di restauro attualmente ed in futuro necessarie sono e saranno per tutta la durata del comodato a carico dell’Amministrazione Comunale. Ogni tipo d’intervento potrà essere promosso previa autorizzazione del Santuario di Pompei”.url chiesa_civita_giuliana

Ed ancora all’art.8: “il Comune di Pompei deve farsi altresì carico delle spese relative alle utenze e comunque necessarie per il normale utilizzo dell’immobile, sia durante l’uso religioso che durente lo svolgimento delle attività alternative e/o complementari”.

Articoli che parlano chiaro in merito agli oneri che gravano sul Comune di Pompei. E il riferimento alle attività alternative  viene chiarito all’art. 4 che sancisce l’utilizzo della cappella, fermo restando l’uso religioso cattolico, anche per altre attività: convegni scientifici e didattico-divulgativi relativi agli scavi archeologici; sala per mostre attinenti le attività di scavo e di conoscenza del sito archeologico; centro multimediale di divulgazione del patrimonio archeologico e del patrimonio storico della curia vescovile e più in generale del territorio pompeiano; aula concerti di musica sacra e sinfonica.

Un accordo che porterà alla riapertura dell’ antichissima cappella gentilizia dedicata al culto della Madonna dell’Arco. La chiesa fu costruita nel lontano 1830 dal nobile di Boscoreale Nicola De Rinaldo.

Partenariato, quello fa il Comune di Pompei ed Pontificio Santuario, che s’inserisce nel progetto ad ampio respiro “Pompei Experimental Park”. L’idea è quella di un parco archeologico che coninvolgerà l’asse tra Porta Marina di Villa dei Misteri e Civita Giuliana. Si tratterà di una cittadella dell’accoglienza turistica che unirà archeologia, agricoltura e benessere, con annesse strutture ricettive. La presentazione del progetto si è tenuta in America, a New York, lo scorso 13 marzo.

Debutto oltreoceano alla presenza di Claudio D’Alessio, Pasquale Sommese e Ciro Serrapica che illustravano i dettagli dell’operazione ad una folta platea di italoamericani. Il tutto mentre a Pompei pochissimo, o forse nulla, veniva proferito ai cittadini ignari ieri, come oggi, di questo titanico progetto.

Marianna Di Paolo

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