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Il Vesuvio – 18 marzo 2014

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In occasione del 70° Anniversario dell’ultima eruzione del Vesuvio e del 100° Anniversario della scomparsa di Giuseppe Mercalli, a Napoli presso l’Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche, il 18 Marzo 2014, si è svolto un convegno sul Vesuvio. Il primo intervento è stato del Prof. Luongo Giuseppe che ha parlato della storia di Giuseppe Mercalli, Sacerdote e professore di Scienze Naturali diventato famoso per la nota “scala Mercalli” per misurare l’intensità sismica.

Lo storico Prof. Pietro Redondi ha invece approdondito la formazione di Giuseppe Mercalli tra Sacerdozio e Scienze della Terra.
La Dott.sa Cubellis Elena, ricercatrice presso l’OsservatorioVesuviano, ha letto le testimonianze di alcuni bambini, dell’eruzione del 1944, diventati oggi oggi professori universitari e ricercatori.

Il Dott. Marturano Aldo, ricercatore presso l’Osservatorio Vesuviano, ha descritto le fasi eruttive dell’ultima eruzione del Vesuvio sulla base delle considerazioni scientifiche fatte dal Direttore dell’Osservatorio Vesuviuano di quel periodo, Imbò Giuseppe. Il meccanismo eruttivo èstato anche studiato grazie a studi eseguiti sulle ceneri arrivate fino a Devoli, Albania. Si pensa che la colonna eruttiva si è sollevata fino a 10 km di altezza. L’eruzione iniziata il 18 marzo e terminata il 7 aprile è stata carraterizzata dalle colate colate laviche dirette verso Somma Vesuviana e San Sebastiano al Vesuvio, ma anche dalle ceneri dirette veso Pagani e Nocera che hanno provocato il crollo dei tetti di numerosi edifici provocando la morte di circa 29 persone.

Il Prof. Gasparini Paolo ha descritto invece gli studi effettuati negli anni novanta sulla scoperta della struttura interna del vulcano. La tomografia sismica ha evidenziato la presenza, ad una profondità di circa 8-10km, di una vasta zona in cui le rocce presentano intercalazioni di fluido diverso dall’acqua, probabile zona magmatica estesa dai Campi Flegrei al Vesuvio.

Interessante e confortante è stato l’intervento del Dott. Martini Marcello, dirigente di ricerca presso l’Osservatorio Vesuviano, che ha parlato dei metodi e delle tecniche del monitoraggio del Vesuvio. Il monitoraggio è continuo per l’intera giornata, anche di notte, e i tutti i dati registrati (ad esemipo terremoti, temore sismico, deformazioni del suolo, ecc.) vengono trasferiti alla Protezione Civile ogni cinque minuti. Quotidianamente vengono pubblicati on-line sul sito dell’Osservatorio Vesuviano.
Il Prof. Geol. Carmine Vitiello, che ha seguito il Convegno, afferma che tutti i risultati relativi alle attività di monitoraggio del Vesuvio sono pubblici e gli allarmismi di questi ultimi mesi sono infondati. Tuttavia è necessario diffondere nelle scuole i contenuti del Piano di Emergenza Nazionale sul Vesuvio ed è fondamentale che i Comuni si organizzino con un proprio Piano di Protezione Civile visto che il 60% dei Comuni Campani non dispone di un Piano di Emergenza Comunale.

Prof. Geol. Carmine Vitiello

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