Ordigno esploso al Municipio: si teme atto intimidatorio

ercolano-comuneOrdigno esploso nella notte contro la porta d’ingresso laterale del comune di Ercolano. Pochi i danni alla struttura ma molta paura tra i residenti. Gli inquirenti stanno lavorando a 360° per far luce sul movente e sugli esecutori di quello che potrebbe essere ( doveroso usare il condizionale) atto intimidatorio nei confronti del governo cittadino. L’atmosfera in città è rovente : le ultime condanne inflitte a ras della zona hanno di fatto decimato sodalizi criminali dal potere offensivo devastante.

In prossimità del comune è situata proprio la roccaforte del clan Birra particolare che ha reso il sito teatro in passato di agguati ed episodi legali al malaffare. La gente ha paura : troppo vicini gli anni bui del piombo dove quasi quotidianamente ci si ammazzava in strada per il controllo del traffico di stupefacenti o per la gestione del racket.

Tra interminabili faide i clan Ascione-Papale e Birra –Iacomino si fronteggiano da decenni senza esclusioni di colpi : se si pensa che dei nuclei malavitosi principali fanno parte con ruoli rilevanti famiglie numerose e agguerrite ci si può fare un’idea sulla pericolosità di un fenomeno criminale che solo l’abnegazione delle forze dell’ordine e il coraggio delle associazioni locali hanno saputo arginare.

Arginare ma non debellare : su questo punto Tano Grasso era stato chiaro ammonendo durante un meeting tenuto ad Ercolano i cittadini a non abbassare la guardia contro il “sistema” della malavita capace di rigenerarsi in tempi record e tornare a colpire più violento che mai.

Gli investigatori potrebbero in queste ore visionare filmati di videocamere di sorveglianza poste in prossimità del palazzo di città onde risalire ai responsabili di un vero e proprio attentato alla sede della prima istituzione cittadina . D’altronde si sa disagi sociali storici non si risolvono purtroppo con colpi di spugna momentanei : ben più arduo è il cammino che attende Ercolano nella difficile risalita verso un’evoluzione socio economica ramificata e capillarmente estesa sul territorio, tale da segnare a caratteri indelebili pagine di storia positiva negli annali della comunità vesuviana.

 Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.