La Chiave Tattica di Napoli-Juventus

Mertens Livorno

E’ la partita big match della giornata! Al S. Paolo arriva la prima in classifica, la Juventus di Conte, che mantiene il suo schieramento tattico con un 3-5-2, dove sostituisce lo squalificato Tevez con l’italo-argentino Osvaldo. La squadra bianconera perde in agilità, senza le penetrazioni e le percussioni dell’argentino, ma acquista fisicità in fase d’attacco. Il Napoli di Benitez, risponde con Henrique a destra per controllare le avanzate di Asamoah e Hamsik alle spalle del Pipita Higuain.

Una squadra corta, quella che presenta lo spagnolo, una difesa alta e un pressing asfissiante che toglie respiro a Pirlo e compagni. Hamsik sale in cattedra, annulla nei primi venti minuti Pirlo e propone ottime trame per gli esterni offensivi del Napoli. Il centrocampo della Juve è il più forte in Italia, con Pogba e Vidal a sostegno dell’azzurro Pirlo. Nella zona centrale del campo, i partenopei rispondono con Jorginho, un po’ lento in velocità di pensiero, e Inler, oltre ai due, aiutano i centrali sia il capitano Marechiaro sia a turno gli esterni offensivi d’attacco Insigne e Callejon. Il Napoli divora due grosse palle goal alle quali risponde uno strepitoso Buffon. Nella prima frazione di gara i bianconeri non impensieriscono gli azzurri, si lasciano dominare.

Conte propone la stessa strategia tattica della gara contro la Roma, quando hanno subito la manovra giallorossa per poi colpirli. La prima frazione di gara termina con gli azzurri in vantaggio di un goal grazie alla rete realizzata dallo spagnolo Callejon. La seconda frazione di gara inizia con una Juve che alza il baricentro e pressa alto il Napoli, costringendo gli azzurri al lancio lungo. Cambiano gli atteggiamenti tattici, i bianconeri fanno la gara, gli azzurri neutralizzano le avanzate e ripartono. Una gara molto tattica, Conte cambia diverse pedine nel suo scacchiere ma senza ottenere nessun risultato, Benitez a venti minuti dal termine sostituisce il Pipita Higuain con Pandev, cercando con il macedone di alzare il baricentro della squadra con il possesso della palla.

Trascorrono cinque minuti circa e compie un altro cambio, fuori Hamsik per l’inserimento del belga Martens, che in un rilancio di Reina, dopo un lungo lancio di Pandev lascia sul posto Marchisio e il diretto avversario e deposita la palla alle spalle di Buffon. La gara termina con il risultato di due a zero. La partita ha fatto ammirare per lunghi tratti una squadra corta, pronta al raddoppio e ci si rammarica tanto per i tanti punti persi per strada soprattutto con le squadre di bassa classifica. La rincorsa alla Roma è ripartita, ma alla squadra ammirata stasera, non ci si può contestare niente, nemmeno una leggera flessione nella parte centrale del secondo tempo.

 

Nando Zanga

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