Scrutatori a Scafati: disoccupati ma figli di candidati, ex consiglieri e staffisti

comunescafati1gGli attivisti del meetup Movimento 5 Stelle di Scafati, ritrovatisi stamattina al Comune per un incontro con il vicesindaco riguardo la problematica dei lavori del polo scolastico, si sono ritrovati affissi i nomi dei 164 scrutatori nominati dai ‘24 consiglieri di maggioranza’.

Sì, avete letto bene… perchė questa volta il Comune di Scafati si é ritrovato con una maggioranza bulgara ora che si é trattato di ‘spartire il contentino’; le coalizioni di maggioranza e opposizione consiliare hanno appianato i dissapori in occasione della nomina degli scrutatori per le prossime elezioni.

Nessun sorteggio ma nomina diretta da parte dei consiglieri comunali.

Dure le parole degli attivisti m5s: “Visionando i nomi dei disoccupati di serie A, ora più che mai siamo convinti che la nostra battaglia era giusta ed inattaccabile moralmente da qualsiasi comunicato stampa della commissione elettorale, infatti, anche se la politica tutta unita ha cercato di difendersi e giustificarsi ribadendo la regolarità legale delle loro azioni, noi siamo abituati a seguire più la legge della coscienza che quella scritta sui regolamenti.

È pur vero che sono persone disoccupate, il che non vuol dire essere una persona disagiata come palesemente possiamo sottolineare scrutando i nomi e soprattutto i cognomi dei 164 ‘fortunelli’ (ribadiamo anche solo vittime di un sistema ormai marcio e clientelare, costretti a chiedere ‘il piacere’).

Scorrendo la lista, ci ritroviamo sì alcuni disagiati disoccupati ma anche moltissimi senza lavoro membri di famiglie benestanti, figli di ex consiglieri, ex candidati delle liste delle ultime elezioni comunali, staffisti e figli di capostaffisti, nipoti di autisti del comune, parenti di consiglieri di opposizione con cui non condividono solo il cognome ma anche uno status sociale egualmente agiato,in ultimo anche la cognata di un consigliere comunale a cui non bastava il piano di zona e ha pensato bene di non lasciare nemmeno le briciole dei 96 euro a qualche disoccupato realmente disagiato”.

Raffaele Cirillo

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano