Il pontile è una lingua di cemento sul mare che si estende per circa un kilometro.
Durante il periodo delle acciaierie dell’Italsider situate a Bagnoli, il pontile era lungo soltanto un terzo rispetto a quello attuale ed era utilizzato per l’attracco delle navi per caricare le materie prime e per scaricare i prodotti finiti.
Inaugurato nel 2005, il pontile fa parte di un progetto di riqualificazione dell’ area urbana di Bagnoli creato dalla società “Bagnoli Futura” che si è imposta l’arduo compito di dare una nuova immagine all’ omonimo quartiere di Napoli segnato dai resti dell’ Italsider.
Il progetto di Bagnoli Futura, è davvero ambizioso ma non sarà facile completarlo in quanto ci sono numerosi fattori negativi che frenano tale piano a partire dalla risaputa lentezza della burocrazia italiana e dalle insistenti pressioni di stampo mafioso che hanno determinato tra l’ altro l’ incendio della Città della Scienza a poche centinaia di metri dal Pontile.
Il Pontile di Bagnoli risulta senz’ altro essere, in ogni caso, un ottimo punto di partenza per il progetto di riqualificazione di Bagnoli, infatti, è davvero apprezzabile l’idea di restituire alla cittadinanza quella lingua di cemento nel mare e renderla dunque usufruibile per tutti gli abitanti del luogo e per i turisti.
Grazie al pontile, è possibile percorrere una passeggiata sul mare, lontano dal trambusto cittadino; una camminata che dalla terra ferma ti porta a centinaia di metri in mezzo al mare e proprio per questo motivo sembra essere un posto diverso, un pò magico dove è possibile ammirare una vista diversa di Napoli, senza l’onnipresente Vesuvio, nascosto dalla collina di Posillipo sulla sinistra e dall’isola di Nisida, il golfo di Pozzuoli verso oriente, e con l’isola di Ischia sullo sfondo. Se ci voltiamo dalla parte opposta al mare invece osserveremo le rovine dell’ Italsider che nella loro disarmonia fanno ricordare una Napoli industriale che ora non c’è più.
Il pontile è protetto da un efficiente sistema di vigilanza e da regole ferree dove non è ammesso portare palloni e biciclette, inoltre, è proibito prendere il sole a torso nudo.
Gli orari di chiusura risultano essere piuttosto limitativi soprattutto in inverno visto che il Pontile chiude alle 19, mentre, durante i mesi estivi, la chiusura è alle 23; ma proprio grazie a queste limitazioni, il posto risulta essere vivibile per tutti, per chi insegue un luogo dove meditare, respirando l’area del mare; per chi cerca un luogo all’ aperto per fare una passeggiata, sia da soli o in compagnia di amici, ma anche per far jogging, cambiando lo scenario a cui ci si è abituati quando si corre, optando per un percorso unico che ti porta verso il mare.
Alessandro Di Napoli