Dalle prime ore di questa mattina i finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli sezione Criminalità Economica, stanno eseguendo decreti di perquisizione e sequestro di trenta impianti di distribuzione di carburante siti nelle provincie di Napoli, Caserta e Salerno nel contesto di una vasta indagine in materia di contrabbando di prodotti petroliferi soggetti ad accisa, benzina e gasolio.
L’attività di servizio, per la quale sono impegnati oltre centocinquanta militari della guardia di finanza, è mirata a specifici accertamenti quali: vendita in nero di gasolio e benzina; approvvigionamento di prodotti petroliferi in contrabbando; illecito utilizzo del cosiddetto regime di deposito fiscale; falsi acquisti e cessioni intracomunitarie; false esportazioni; false destinazioni ad usi agevolati ovvero esenti; falsificazione dei documenti di trasporti e dei registri di carico e scarico dei prodotti energetici; quantificazione di ingenti volumi di prodotti petroliferi consumati in frode; manomissioni delle colonnine di erogazione ovvero del software di quantificazione del prodotto commercializzato; falsificazione dei sigilli metrici ovvero dei contrassegni legali; illecite operazioni di miscelazione di prodotti energetici; frode in commercio ai danni degli automobilisti; illeciti flussi finanziari ed illecite movimentazioni di danaro; interessi nel settore anche da parte della criminalità organizzata.
“L’indagine ha preso avvio – ha spiegato in una nota il procuratore della Repubblica aggiunto Fausto Zuccarelli – dagli accertamenti nel settore da parte delle fiamme gialle e dall’intensificazione dell’attività di contrasto agli illeciti nella commercializzazione in contrabbando di prodotti soggetti ad accisa, con ingenti danni all’erario nazionale e dell’Unione Europea nonché ai consumatori. I controlli, che proseguiranno per tutta la giornata, hanno consentito finora di porre sotto sequestro dodici impianti di distribuzione di carburante perché sono state riscontrate manomissioni illegali”.