Terme di Stabia: il rilancio non può passare dallo spezzatino

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staraceAncora una volta l’Amministrazione Comunale dimostra la sua approssimazione e la sua superficialità nel gestire una città bella e complicata come Castellammare di Stabia.
In merito alla questione Terme, riteniamo che l’ atto che sarà in discussione oggi in Consiglio Comunale sia lacunoso e generico, e che sollevi forti dubbi sulla sua reale efficacia.

Segnaliamo, ancora una volta, che questa Amministrazione si è, fino ad ora, contraddistinta per il suo comportamento fortemente schizofrenico, approntando dapprima una proposta di Concordato che riguardava l’ intero complesso termale, per poi cambiarla in corsa, tramutandola in ” Proposta Spezzatino”, che prospetta di fatto una gestione frazionata di diversi rami d’ azienda.
Ricordiamo che l’idea di smantellare l’asset aziendale di Terme di Stabia fu avversata da Sinistra Ecologia Libertà, insieme all’ intero Centro Sinistra, già durante la nefasta esperienza Amministrativa di Centro Destra guidata da Luigi Bobbio perché ritenemmo potesse determinare il declino irreversibile del termalismo a Castellammare. Noi non abbiamo cambiato idea!

Proporre la privatizzazione, alla luce di un degrado dei beni immobili e senza un Piano aziendale vero e concreto, servirà solo a far fare affari a pochi.
È questa la soluzione per rilanciare le Terme? Il concordato rappresenta il primo passo per svendere l’intero patrimonio? L’Amministrazione intende vendere i “gioielli di famiglia” per decretare la chiusura dell’azienda?
L’albergo delle Terme è uno dei requisiti per ottenere le concessioni termali. Frazionare la struttura significa cambiarne la destinazione d’uso? Quale sarà il prossimo passaggio, la realizzazione di un ipermercato?
Come è possibile che quest’ Amministrazione non abbia utilizzato “il metodo Multiservizi” per far luce sulle responsabilità dell’ enorme deficit?
Sinistra Ecologia Libertà esprime tutto il proprio dissenso rispetto ad una logica che specula sul lavoro, chiedendo sacrifici solo ai lavoratori e facendo ricadere in maniera esclusiva sulle loro spalle il fallimento di un gruppo dirigente che, soprattutto nel recente passato, ha gestito in maniera discutibile Terme di Stabia. La morte di terme rappresenta un vero e proprio delitto per una città che ha la fortuna di avere sul proprio territorio ben 28 sorgenti d’acqua.
Riteniamo che l’atteggiamento da sempre tenuto da questo sindaco, che si connota per un’assenza totale di disponibilità al confronto, sia l’elemento che abbia determinato la produzione di un atto cosi vago e farraginoso. Come crede il sindaco, Nicola Cuomo, di poter salvare le Terme di Castellammare senza avvertire la necessità di interloquire con gli alleati politici, le forze di opposizione, i lavoratori, i sindacati, i commercianti, gli albergatori e tutte le energie positive di questa città? Non è un caso che alla vigilia di un Consiglio Comunale così importante abbia rassegnato le dimissioni l’amministratore unico di Sint, dott. Biagio Vanacore, uomo scelto direttamente dal sindaco. Come non è un caso che anche nello stesso PD stabiese vi sia un evidente spaccatura anche su questo tema. Significa che c’è qualcosa che non funziona. Sono queste le criticità che portano all’elaborazione di proposte, come quella su Terme, assolutamente inefficaci, parziali e irricevibili. L’atteggiamento e il metodo sono sbagliati e, quindi, anche le soluzioni.
Questa forza politica rimane ferma sulle proposte che erano, e sono tutt’ora, i capisaldi della nostra azione politica. Abbiamo in questi mesi provato a ribadirli ma sono stati puntualmente inascoltati. Mai c’è stata in questa amministrazione la volontà di aprire un confronto serio e costruttivo. Questo, insieme ad altri, sono i motivi per cui abbiamo lasciato questa maggioranza ritirando l’assessore dalla giunta.
Ci permettiamo infine di fare una riflessione sulla proposta di cooperativa messa in piedi dalle maestranze di Terme di Stabia. Pur avendo alcuni dubbi sulla percorribilità di questa iniziativa, ne apprezziamo lo spirito che dimostra l’attaccamento dei lavoratori verso un’azienda simbolo della città. Garantiamo agli stessi che Sinistra Ecologia Libertà continuerà nei prossimi giorni a mobilitarsi, anche attraverso il proprio gruppo parlamentare, per porre le loro ragioni all’attenzione delle istituzioni regionali e nazionali, che non sono state, inspiegabilmente, tenute dentro un’ipotesi di rilancio del termalismo da questa Amministrazione.
Sosterremo tutte le iniziative finalizzate al mantenimento dell’occupazione ed alla creazione di nuovi posti di lavoro. Con una sola pregiudiziale: restituire dignità al lavoro ed assicurare tutele ed opportunità ai lavoratori, nessuno escluso.

Sinistra Ecologia e Libertà

Castellammare di Stabia

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