De Laurentiis: “Insigne non si vende e Lamela non arriverà…”

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Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di Repubblica. Ecco alcuni passaggi salienti evidenziati:

“Benitez mi ha lasciato la lista della spesa per fare i lavori a Castel Volturno: piscina, palestra, uffici. Ho firmato subito il via libera: avremo una sede più moderna ed efficiente. Ho esercitato l’opzione per il rinnovo del suo contratto fino al 2015. Ma spero che il nostro rapporto possa continuare molto più. La mia volontà c’è, poi dipenderà anche da Rafa”.

Dica, De Laurentiis: teme che qualcuno possa portarle via Benitez?

“Tutti i professionisti hanno il diritto di guardarsi intorno: è umano, magari si libera la panchina del Barcellona o del Real. Ma ora Benitez è con noi ed è inutile guardare così avanti: ci sarà tempo per parlare di un altro rinnovo del suo contratto”.
 

Mascherano ha rinnovato con il Barcellona proprio ieri.

“Ma noi non avremmo partecipato a un’asta, l’avremmo preso solo in prestito”.

E Lamela?

“Le voci su Lamela sono giochi di procuratori. Io lo volevo un anno fa e non me l’hanno dato, la Roma mi offriva Osvaldo. Ora con Benitez non ci serve più”.

Che tipo di attaccante cerca, il Napoli?

“Non un vice Higuain: c’è già Zapata e non corriamo dietro a Pazzini. Cerchiamo un sostituto di Pandev”.

Arriverà anche un nuovo centrocampista: è Sandro?

“È uno degli obiettivi, ma non l’unico”.

Che ne pensa dei 20 milioni offerti dall’Arsenal per Insigne?

“Sorrido. Voglio portare Lorenzo a una valutazione di 60-70 milioni, altro che venti”.

E il Napoli dove vuole portarlo, De Laurentiis?

“In alto. Vincere lo scudetto è un sogno, ma è fondamentale soprattutto stare sempre tra i primi, con i conti in regola”.

Nella sua bacheca ci sono due Coppe Italia. Il prossimo obiettivo è la Supercoppa: dove si giocherà?

“A Milano, se mi permetteranno di fare un vero lavoro di intelligence per evitare gli incidenti. O potremmo proporre alla Juve di giocarci la Coppa andata e ritorno. All’ estero è difficile, a dicembre ci sono le vacanze dei giocatori”.

Estratto da: Cosimo Silva

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