Renato Natale denuncia: la situazione comunale? “Un vero è proprio disastro”

renato-natale“Un vero e proprio disastro che ci è stato lasciato in eredità” ha dichiarato il neo sindaco di Casal di Principe, Renato Natale.

Casse comunali quasi vuote a causa del dissesto finanziario, scuole con gravi problemi strutturali, così come il cimitero, importanti servizi comunali, come l’urbanistica o quello relativo all’assistenza sociale, ridotti al lumicino per la mancanza o la scarsa professionalità dei dipendenti.

Si presenta così Casal di Principe venti giorni dopo le elezioni amministrative.  “Sono solo venti giorni da quando sono stato eletto eppure mi sembra già un secolo” ha aggiunto Natale. “Sono stati giorni frenetici, fra piccoli e grandi problemi, in cui abbiamo potuto toccato con mano il disastro che ci è stato lasciato in eredità”.

Carenze infrastrutturali e macchina comunale da ricostruire completamente. Troppe le istanze dei cittadini inevase in anni di malgoverno.

“A fronte dei tanti problemi abbiamo pochissimi dipendenti, a volte non qualificati che rendono tutto più difficile. Ma né io né gli altri amministratori ci siamo lasciati intimidire o abbattere dalle difficoltà, anzi tutto lo staff è in piena attività per cercare soluzioni, per tamponare emergenze, per programmare interventi.

Insieme agli assessori anche tanti consiglieri comunali si sono messi in cammino per cercare di dare risposte ai cittadini, ai loro bisogni, alle loro esigenze. E segnali incoraggianti vengono anche da parte delle opposizioni che si mostrano pronte a fornire collaborazione, suggerimenti, segnalazioni e proposte”. Con determinazione Renato Natale punta i piedi determinato ad essere il sindaco dei “veri” casalesi.

“Nelle prossime settimane –dice Natale – avremo incontri importanti con Ministri e sottosegretari. Ci hanno promesso aiuto e collaborazione”. Ma Natale si dice pronto ad affrontare la sfida con o senza aiuti da parte delle istituzioni: “Riusciremo ri-costruire dalle macerie una città normale. Casal di Principe diventerà una città a misura d’uomo, in grado di dare certezze, sicurezza e servizi ai cittadini. Ci riusciremo perché abbiamo con noi la fiducia, la stima, l’amore dei nostri concittadini”.

Ancora un po’ di pazienza quella che chiede il sindaco: “Abbiamo bisogno almeno di 18 mesi affinché siano evidenti i cambiamenti e il processo di sviluppo sia avviato. Nel frattempo daremo risposte puntuali e immediate ai tanti piccoli, o apparentemente piccoli, problemi che ci verranno segnalati. Manterremo sempre un canale di comunicazione aperto con i cittadini.

Mi troverete alla casa comunale ad accogliervi e ad ascoltarvi, ma anche nelle piazze dove, a cavallo della mia bici, continuerò a registrare richieste, speranze, idee, sogni. Un po’ alla volta e con l’aiuto di tutti, vedremo la città cambiare”.

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