Sono gravissime le responsabilità della Giunta Regionale della Campania e del Direttore generale dell’ASL NA 3 Sud nella gestione delle politiche sanitarie a Torre Annunziata e nell’intero Distretto.
Un sistema sanitario che pone al centro della propria funzione i bisogni dell’utenza dovrebbe essere in grado di fornire risposte universalistiche attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori (Dipartimento di Prevenzione – Medicina di Base – Distretto – DSM – Ospedale). Purtroppo, non è così.
Inoltre, la situazione risulta aggravata dal fatto che l’invecchiamento costante della popolazione di questa area determina un accresciuto bisogno di servizi sanitari e un aumento del carico assistenziale non solo territoriale ma soprattutto ospedaliero.
In questo orizzonte diventano insopportabili le criticità derivanti dalla ridefinizione del sistema ospedaliero del nostro territorio.
E’ assurdo che l’ASL Napoli 3 Sud, tra le più grandi della regione e forse dell’Europa, continui a non avere un ospedale di 3° livello per l’emergenza.
Questa esigenza è, invece, prioritaria per rendere “europeo” questo territorio, per garantire le emergenze cardiologiche (mancanza di emodinamica), neurologiche e traumatologiche, nonché prevedere ed assicurare prestazioni sanitarie di alta specializzazione nei vari presidi ospedalieri distribuiti sul territorio (TAC).
Uno dei peccati originali consta nei parametri posti-letto/abitanti previsti dal Piano Ospedaliero Regionale e nell’applicazione solo virtuale di tante previsioni normative.
Intanto, il presidio ospedaliero di Boscotrecase vive in una condizione di abbandono, di degrado e di sotto-utilizzazione degli spazi e dei servizi offerti.
Il Pd, pertanto, nelle more di proprie specifiche iniziative parlamentari e nel Consiglio Regionale, riservandosi ogni ulteriore azione, chiede:
– ripristino del presidio delle forze dell’ordine;
– verifica puntuale delle esigenze di personale specializzato e non;
– programma di utilizzazione di tutti gli spazi disponibili e di tutte le attrezzature già presenti;
– crono programma per l’implementazione dei servizi nella premessa indicati ed allo stato assenti;
– decoro e pulizia dell’area circostante il presidio che deve essere anche bene illuminata e video sorvegliata;
– attività di “civile” accoglienza al servizio di “Pronto soccorso”;
– sicurezza per il personale sanitario e paramedico, costretto a lavorare in condizioni di forte stress;
– contrasto dei rischi di infiltrazioni criminali.