Mercoledì 9 luglio, presso la Biblioteca comunale di Massa di Somma, Il Presidente del Consorzio di Tutela del pomodorino del piennolo del Vesuvio dop, sig. Giovanni Marino, terrà una conferenza stampa per rendere edotti gli operatori dell’informazione sui danni subiti dall’agricoltura vesuviana a causa del catastrofico evento meteo del 16 giugno scorso oltre che sullo stato di avanzamento delle procedure previste dalla legge per la concessione di aiuti agli agricoltori colpiti. La conferenza sarà anche l’occasione per discutere delle proposte e delle necessarie sinergie istituzionali (comuni – ente Parco – Regione Campania) e tra istituzioni e imprese per rilanciare l’agricoltura vesuviana.
Parteciperanno alla conferenza stampa Ugo Leone, Commissario Straordinario dell’ente Parco Nazionale del Vesuvio, Luca Capasso, Presidente della Comunità del Parco nazionale del Vesuvio, Alessandro Mastrocinque, Presidente CIA Campania e Michele Pannullo, Presidente Confagricoltura Campania.
Al termine della conferenza è prevista la visita ad una azienda agricola vesuviana per far osservare i danni causati dagli eventi meteo del 16 giugno.
“Lunedì 16 giugno 2013 è una data destinata a rimanere impressa nella memoria storica degli agricoltori vesuviani: una tempesta di vento, acqua e grandine si è abbattuta su un vasto areale da Ercolano sino a San Giuseppe Vesuviano, distruggendo pressoché completamente le colture di pomodorino del piennolo del Vesuvio dop, albicocco e uva catalanesca. A Portici l’orto botanico del Dipartimento di agraria della Federico II è stato irrimediabilmente danneggiato. Molte aziende agricole, piccole e medie, sono in ginocchio ed è a rischio la loro sopravvivenza. Purtroppo le notizie che ci giungono dal governo sono tutt’altro che rassicuranti: non vi sono fondi disponibili per aiutare gli agricoltori della Campania e inoltre leggi e regolamenti attuali impediscono di concedere aiuti per quelle colture per le quali era possibile assicurarsi ricevendo un contributo pubblico.
Questa sfortunata contingenza ha fatto emergere tutti i limiti e le contraddizioni dello sviluppo dell’agricoltura vesuviana, che pure in alcuni comparti dava segnali di ripresa, ma ci auguriamo possa rappresentare l’occasione per affrontare quei nodi strutturali che vanno sciolti per rilanciare l’agricoltura e sviluppare tutto il suo potenziale anche in termini di creazione di un indotto turistico nel contesto del Parco nazionale del Vesuvio”, ha detto Giovanni Marino.