Fortissima la commozione per i funerali di Salvatore Giordano, il ragazzo 14enne morto il 9 luglio dopo essere stato colpito da un frammento di cornicione staccatosi dalla Galleria Umberto I di Napoli. La cerimonia si è svolta nello stadio di Marano, dove si sono radunate oltre 3mila persone. Il rito è stato celebrato da dieci sacerdoti, tra cui l’ex parroco di Forcella don Luigi Merola.
Al termine della cerimonia, tra gli applausi, sono stati fatti volare dei palloncini bianchi: gli amici hanno voluto poi ricordare Salvatori con striscioni e con testimonianze lette all’inizio della funzione.
“In questi momenti viene da dire che questa morte possa servire a qualcosa. – ha detto don Costantino Rubini, parroco della Chiesa dello Spirito Santo Nuovo di Marano nel corso della sua omelia – Io vorrei dire un’altra cosa: che, per il modo in cui Salvatore è morto, possa servire a qualcuno, non a qualcosa. Qualcuno, dentro la propria coscienza, per quello che è il suo impegno e il suo stato decida di vivere in modo diverso, di scegliere costantemente per il bene degli altri”.