Salati ha scritto una lunga lettera ai due primi cittadini, che nei giorni scorsi hanno chiesto le dimissioni del direttore generale del Asl Salerno Antonio Squillante, ribadendo che il Saut di Gioi non si tocca e non va dimensionato così come previsto dal manager salernitano che vuole che il medico sia presente solo dalle 8 alle 20. “Ho appreso di un documento congiunto sulla tutela dei servizi sanitari in provincia di Salerno. – scrive Salati – Nel complimentarmi per questa iniziativa assicuro da subito la mia sottoscrizione alla stessa avendo vissuto problemi analoghi con il punto SAUT a Gioi. Non mi spaventa che un sindaco di un piccolo paese aggreghi a quelli di due cittadine importanti come le vostre, in quanto le problematiche sono le stesse: soppressione o dimensionamento di strutture sanitarie contro le esigenze e le necessità delle popolazioni amministrate”.
Il primo cittadino gioiese si sente confortato di non essere più da solo a combattere contro “…come un solitario don Chisciotte, a volte deriso, contro i mulini a vento azionati dal direttore generale dell’ ASL Salerno, Antonio Squillante, su input dei suoi supertecnici che poco o nulla sanno del territorio e dei suoi abitanti”.
Salati si aggrega ai sindaci di Eboli e Scafati formulando una proposta: “Vederci, riunirci, scambiarci semmai anche consigli intercomunali itineranti per mettere insieme una strategia unitaria e per coinvolgere in toto le popolazioni amministrate. Ritengo che è giunto il tempo che la politica, non solo quella con la P maiuscola ma in particolare quella regionale che nomina direttori generali che non conoscono uomini e cose da amministrare, si riappropri del proprio ruolo”.